Trama
Tre giovani affetti da disabilità fuggono dai loro prepotenti genitori per mettersi in viaggio e raggiungere un bordello di Montreal. Qui, operano operatrici del sesso specializzate in clienti speciali che hanno bisogno di perdere la loro verginità. A far da autista sarà la loro stessa infermiera.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Quando ho cominciato a leggere la sceneggiatura di Come As You Are, erano le 23 (un orario insolito per me). Quando ho finito, era mezzanotte e mezzo: l'ho letta tutta d'un fiato, non ero stanco per nulla e il mio cervello andava a mille. Ho sentito sin da subito che sarebbe stato il mio film, quello che avrei realizzato con meno problemi grazie a una sceneggiatura che emanava gioia e passione. Non che esistano film facili da realizzare ma la storia sulla carta era così eccezionale che non ho mai avuto dubbi sulla sua realizzazione.
Ho visto molti road movies. Ho letto anche molto su di essi e spesso hanno al centro ragazzi che vogliono finalmente vivere la loro prima notte di sesso. Mi è però sembrato che Come As You Are partisse da un presupposto più intelligente: la storia aveva una prospettiva diversa. Si tratta del viaggio di un gruppo di outsider e di perdenti, con cui ci si può facilmente identificare. La società americana tende a desessualizzare alcuni gruppi sociali (compresi gli americani di origine asiatica) e parlarne per me è stata una grande opportunità. Le disabilità di Scott, Matt e Mo sono fisiche ma tutti quanti abbiamo voluto andare oltre: che siano fisiche o psicologiche, le disabilità generano situazioni identiche. Portano ad affrontare ostacoli o atteggiamenti purtroppo diffusi. Il viaggio dei protagonisti vuole andare oltre e lasciarsi alle spalle i problemi di disabilità, colore della pelle o classe sociale: è solo un'esperienza umana.
Ed è divertente. Da regista, ho cercato di rispettare lo spirito della storia e dei personaggi. Era importante per me e per tutta la squadra avere il supporto e l'aiuto della comunità dei disabili. E lo abbiamo avuto: abbiamo lavorato con lo Shirley Ryan Ability lab e con i Wheelchair Athletes di McFetridge. Ma, soprattutto, abbiamo lavorato con Asta Philpot di cui il film racconta la storia".
Note
Remake di Hasta la Vista! (2011).
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