Regia di Logan Marshall-Green vedi scheda film
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"Ti amo come un lupo ama la luna. Bentornato a casa. Tuo papà."
Una legge di uno stato americano imponeva che colui che fosse colto dal terzo mandato d'accusa per un reato specifico come il traffico di stupefacenti, venisse punito con una pena detentiva severa e senza possibilità di appello.
Russell Millings, trovato vent'anni prima con un grammo di droga in tasca, e alla sua terza condanna, viene sottoposto ad una pena detentiva che lo trattiene in cella per ben vent'anni.
Esce dopo un ventennio di cambiamenti epocali che lo fanno ritrovare solo, fuori dal mondo per l'incapacità d comunicare attraverso l'utilizzo di una connessione internet o un cellulare: un pesce fuor d'acqua che tuttavia sa adeguarsi al ritmo di un lavoro duro che svolge nel migliore dei modi presso un piccolo fast food.
Una sera, mentre l'uomo sta gettando l'immondizia nei bidoni e si prepara a staccare dal proprio turno, si accorge che nel cassonetto è stata collocata una neonata piangente. La soccorre e se ne affeziona, nutrendola e scoprendo quell'indole paterna che, prima d'ora, pareva un sentimento riservato ad altre persone.
Si convincerà a consegnare, a malincuore, la piccola alle autorità, che, anziché mostrarglisi riconoscenti, lo sottoporranno ad un interrogatorio così stressante da indurre l'uomo alla fuga, fino a raggiungere l'antica dimora dei genitori ormai defunti, in grado tuttavia di riservare all'uomo una sorpresa inattesa.
E' una epopea di un perdente dignitoso, quella che il bravo attore Logan Marshall-Green, qui al suo esordio in un lungometraggio,con così tanta efficacia ci racconta senza perdersi in inutili fronzoli o tranelli narrativi, concentrando la sua attenzione sul personaggio centrale mite, ma per nulla arrendevole di Russell Millings, a cui l'ottimo Ethan Hawke riesce a fornire un ritratto davvero ammirevole, commovente ma mai smielato né inutilmente sovraccarico di melodramma.
Ma ci sono anche splendidi personaggi di contorno, come la sciroccata viaggiatrice un po' isterica ma riconoscente (interpretata bene da Elaine Hendrix) con cui Russell condivide un viaggio della speranza che si dimostrerà salvifico e risolutivo.
La strada che scegli, ovvero "Adopt a highway" - come si legge in un cartello sul bordo strada desertico percorso in pullman durante il viaggio del nostro -protagonista in fuga da una società che tenta in tutti i modi di ri-affossarlo nel limbo che per troppo tempo lo ha custodito come in naftalina -possiede l'epica del road movie più maturo e riuscito, degna di un classico della più riuscita letteratura americana del riscatto, morale e materiale, nonché la finezza di scandagliare con sensibilità le sfaccettature caratteriali di un perdente che riesce a districarsi al meglio utilizzando nel migliore dei modi la dignità e l'indole mite che la natura ha benevolmente saputo regalargli.
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