La recensione su Project Gutenberg

di alan smithee

6 stelle

FEFF 21 - UDINE : CONCORSO

"counterfeiting thriller"

Lee Man è un'artista dotato ma anche irresistibilmente portato a mettersi nei guai grazie al quale, una volta arrestato dalla polizia, attraverso una serie ben congeniata di flash back, ci vien consentito di riscostruire l'elaborata e caotica, oltre che improbabile vicenda di falsificazione di banconote in cui viene coinvolto, grazie all'intervento dello scaltro ed eccentrico criminale Painter, il boss del riciclaggio di denaro falso.

Un blockbuster esplosivo con grandi riprese e costellato di scene action ed esplosioni, in cui, per una volta, il bello e ricco di glamour per eccelleza che si potrebbe definire il nuovo Cary Grand dell'Est, si ritaglia un ruolo da cattivo assoluto degno di rimanere negli annali del cinema action di tutti i tempi: stiamo parlando del gran divo Chow Yun-fat.

Elegantissimo e atletico nonostante le ormai raggiunte sessantacinaue primavere, Chow è tornato più glamour ed in forma che mai nei panni super formati ed azzimati di un boss psicopatico divenuto leggenda presso la polizia che da decenni tenta di incastrarlo inutilmente: una parte sopra le righe che pare divwrtire molto l'attore, perfettamente a suo agio nel ruolo ed in grado di divenire rotagonista incontrastato della concitata pellicola, anche senza essere per nulla il personaggio più ripreso, ma solo il fulcro centrale e lo snodo primarii di tutta la complessa, adrenalinica e tortuosa vicenda.

Grandi coreografie action con esplosioni grandiose che la regia incalzante di Felix Chong non solo sa cogliere ed orchestrare alla perfezione, ma pure esaltare in un tripudio esagerato, improbabile, ma godibilissimo.

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