Regia di Randall Wallace vedi scheda film
Discreta rivisitazione cinematografica ispirata al romanzo "Il visconte di Bragelonne" di Alexandre Dumas. In questo caso, la trama che naviga tra storicismo, miti e leggende, si concede parecchia libertà narrativa. Lo stile della sceneggiatura è alquanto elementare, per non dire dilettantesca poichè ha un impianto semplice e ricco di stereotipi travestiti da intrecci storici tra l'altro per la maggior parte falsi, ma ciò nonostante, riesce a coinvolgere e ad intrigare il pubblico senza pretese ed in buona fede.
Come film non è malaccio, ma non va preso sul serio naturalmente e non è di certo uno tra i migliori lungometraggi di cappa e spada che si ricordino. La sua formula è più drammatica e sentimentale che storica e deve comunque il suo successo ad un cast influente e di tutto rispetto (che offre una recitazione intensa) e ad una serie di dialoghi d'effetto, di belle scenografie e di costumi perfetti. C'è molto pathos nella storia, anche se si rivela un po' troppo ridicola e scontata soprattutto la parentesi dei background della vecchia e proibita storia d'amore tra D'Artagnan e la regina madre...
Anche se forse non era l'attore più indovinato ed adatto ad interpretare il doppio ruolo dei gemelli Filippo e Luigi XIV, è riuscito comunque a rivelarsi intenso ed incisivo. Piuttosto bravo quindi.
Ottimo.
Convincente.
Egregio e simpatico. La sua interpretazione dona una piacevole vena umoristica al film.
Abbastanza intenso e ben calato nel ruolo di D'Artagnan.
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