Regia di Kwok Cheung Tsang vedi scheda film
FEFF 22 – GOLDEN MULBERRY AWARD e BLACK DRAGON AWARD
“Siamo nati nel fango. Ma alcuni di noi vedono le stelle” (Oscar Wilde)
L'introversa Chen Nian studia ossessivamente e con il massimo impegno per riuscire a passare l'esame necessario a procurarle l'ingresso nella più prestigiosa università di Pechino, in modo da potersi in qualche modo riscattare da una vita di stenti assieme ad una madre premurosa ma afflitta da problematiche di ogni tipo, a partire da quelle di natura economica.
L'ambiente a scuola non è un modello positivo di vita, e quando una compagna della giovane decide disperata di suicidarsi gettandosi dal balcone della scuola, Nian sconvolta di prodiga a coprirne il corpo dallo strazio delle crudeli riprese dei suoi compagni d'istituto. Questo gesto istintivo la fa divenire oggetto di spregiudicate, odiose azioni di rivendicazione e intolleranza da parte di un gruppo di ragazze bene, che iniziano ad affliggere la ragazzina con atteggiamenti ed azioni intimidatorie senza tregua.
Parimenti la ragazza si trova ad assistere, aggredita pure lei dal branco, al pestaggio di un ragazzo sbandato, Bei, che finisce tuttavia per prenderla in simpatia ed offrirsi di proteggerla, finendo i due per divenire una improbabile ma unita coppia di reietti, uniti da una necessità di affetto e di rispetto che non esclude una sincera reciproca attrazione fisica.
I due finiranno per divenire il centro di una inchiesta serrata che in giovane poliziotto condurrà in relazione all'infittirsi dell'indagine inerente la morte di cui sopra, e tutta la brutalità che da essa ne deriverà.
Dopo aver subito diversi blocchi da parte della censura cinese, che probabilmente ne ha imposto il finale didascalico e retorico finale decisamente superfluo e invasivamente moraleggiante che sopraggiunge oltre i titoli di cosa, Better Days focalizza la sua attenzione sul devastante odioso fenomeno del bullismo nel mondo della scuola, che ogni anni miete vittime innocenti in ogni ambiente giovanile e scolastico di tutto il globo.
Opera seconda del regista Kwok Cheung Tsang, destinato all'ultima Berlinale ma poi ritirato all'ultimo momento probabilmente per le medesime ragioni inerenti la censura, Better Days, premiato come miglior film al Far East Festival 22 di Udine (inizialmente rimandato da aprile a fine giugno, e poi organizzato direttamente via streaming con la collaborazione di Mymovies a causa dell'emergenza Covid 19) focalizza lucidamente la problematica centrale e ci fornisce un ritratto intenso e convincente di due personaggi emarginati lanciati verso una deriva che li trascina verso un destino sempre più avverso.
Interpretato molto efficacemente da una commovente e dolente Zhou Dongyu nel ruolo della perseguitata ed offesa Chen Nian, affiancata nel suo drammatico ruolo dal cantante e ballerino Jackson Yee nel ruolo dell'asociale e dannato Bei, Better Days è certamente un buon film, forte di impeto e carattere, nonostante poi si slanci su derive narrative sin troppo disinvolte, che vedono la storia circondarsi di elementi da thriller e studiati colpi di scena che si rivelano eccessivamente forzati, al servizio di una trama che invece avrebbe meritato meno clamori, ed un più coerente rispetto delle valide ed inedite sfaccettature dei vari personaggi coinvolti nella drammatica vicenda.
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