Regia di Arthur Hiller vedi scheda film
Mi appassiona molto la storia della vita di George Herman "Babe" Ruth. Questo personaggio, così unico e particolare, è forse stato divinizzato, ma le motivazioni per renderlo così leggendario, come in effetti è, ci sono di sicuro, visto il fenomeno che era nel suo sport, nonostante le caratteristiche fisiche non proprio atletiche (188 cm di altezza per almeno 98 chili di peso). La pellicola di Hiller è un discreto sunto biografico su questo grandioso fuoriclasse del baseball, e devo dire che l'ho apprezzata soprattutto per la concisione: della vita di Ruth viene detto tutto quanto è significativo, tralasciando particolari insignificanti e riuscendo a farci stare tutto in un tempo tutto sommato ragionevole. E' fuor dubbio il fatto che non sia un film biografico di quelli indimenticabili, ma può tranquillamente essere considerato utile per conoscere un po' un grande del passato e per farsi un'idea precisa di come funzionava il mondo dello sport americano negli anni '20 e '30. Una pellicola discreta, con un'interprete davvero eccezionale, lo spettacolare John Goodman. Da vedere...
Più che di trama parliamo di procedimento nella narrazione dai tempi del college fino al declino di Ruth. Buona la costruzione del film, che mette in luce tutti gli eventi più rilevanti della vita del "bambino"...
Qualche bella musica, ma nel complesso niente di che...
Proprio niente...
Un attore che ammiro e che stimo molto, specie per le incredibili capacità che ha di esprimere sentimenti attraverso le espressioni del proprio volto. Complessivamente una buona interpretazione del compagno di squadra di Babe, Joe Dugan. La frase famosa: "Babe Ruth non è nato. Quel figlio di puttana è caduto da un albero!"
Interpreta Helen, la prima moglie di Babe. Mi è molto piaciuto il modo in cui è riuscita a dare spessore morale al suo personaggio. La trovo inoltre molto bella e dolce; soprattutto molto dolce, particolare che la rende molto adatta per il suo ruolo, viste le caratteristiche personali della prima moglie di Babe. Brava!
Donna davvero molto bella. Tuttavia non mi è sembrata brillante nell'interpretare la seconda moglie di Babe. Anche perchè è una figura che subentra tardi nel film. Probabilmente, se avesse avuto più spazio, l'avrei vista con occhi diversi e l'avrei giudicata in modo più benevolo...
Straordinario! Davvero eccelso, John Goodman, nel riportare in vita il grande Babe Ruth. E' stato capace di assumere talmente bene le peculiarità caratteriali e comportamentali di Babe, che ora che ci penso mi pare impossibile che nella realtà non sia come è in questa pellicola. Un attore davvero bravo, forse mai troppo considerato, ma capace di fornire interpretazioni veramente uniche ed indimenticabili: quella di Babe Ruth in questo film, quella del simpaticissimo Fred Flintstone in "I Flintstones" (1994), quella di Bill Sanford in "Le ragazze del Coyote Ugly" (2000), oppure quella del simpaticissimo disinfestatore Delbert McClintock in "Aracnofobia" (1990). Insomma, secondo me è un attore da non sottovalutare, seppur per dei ruoli mediamente buffi o poco seri. Mi ricorda molto l'insuperabile, indimenticato e mai troppo compianto John Candy: lo stile è molto simile. E, proprio come Candy (anche se in misura inferiore) anche Goodman è un grande...
Discreta regia, che non vanta nessuna "perla" tecnica, ma che può vantarsi di aver condotto in modo serio, abbastanza completo e di sicuro conciso la ricostruzione cinematografica della vita di quello che era e probabilmente resta tuttora il più grande giocatore di baseball di tutti i tempi; era un po' "il Pelè del baseball". Nel complesso, dunque, un buon lavoro di Hiller, che non si concentra solo sull'aspetto del campo, ma anche su quello della vita privata: vediamo infatti i due matrimoni di Babe, la sua grande passione per le donne, la sua innata spontaneità, la sua incredibile generosità verso il prossimo, il suo grande amore per i sigari, la sua infantile e tenera ingenuità e, in generale, la bontà del suo cuore. La ciliegina è rappresentata da Goodman, che è proprio il non plus ultra per esprimere questi aspetti caratteriali di Ruth. Molto bello, quindi, il modo completo ed attendibile in cui il personaggio è stato ricostruito...
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