Trama
Theo, dodicenne, gioca per una piccola squadra di calcio e ha abbastanza talento per diventare professionista. Suo padre, da quando ha divorziato, è caduto in una spirale autodistruttiva segnata dall'alcol e Theo, impotente di fronte a ciò, è in ansia per lui. Di fronte alla possibilità di essere reclutato da un prestigioso club inglese, il ragazzino vede un'opportunità per dare uno scossone al genitore ma, nonostante gli sforzi, non viene selezionato. Decide così di mentire innescando conseguenze ingestibili.
Approfondimento
UN SOGNO PER PAPÀ: UNA BUGIA A FIN DI BENE
Diretto e sceneggiato da Julien Rappeneau, Un sogno per papà racconta la storia del piccolo Théo, una promessa del calcio soprannominato "Formica", che vorrebbe in qualche modo regalare speranza e sogni al padre Laurent, un uomo grande, solitario e disilluso dalla vita. L'occasione giusta si presenta nel momento in cui Théo potrebbe essere selezionato da una grande squadra inglese. Poiché non viene reclutato perché considerato troppo piccolo, Formica in cuor suo non se la sente di dare un'altra delusione al padre. Decide allora di mentire raccontando una bugia che ben presto prenderà il sopravvento sulla sua stessa esistenza.
Con la direzione della fotografia di Pierre Cottereau, le scenografie di Marie Cheminal, i costumi di Isabelle Pannetier e le musiche di Martin Rappeneau, Un sogno per papà è liberamente ispirato al fumetto Dream Team di Mario Torrecillas e Artur Laperla. A spiegare meglio la scelta del soggetto sono le parole di Rappeneau: "Dopo aver adattato Rosalie Blum, il mio primo film, da un fumetto, non avevo alcuna intenzione particolare di ripetermi. Un giorno, però, ero in una libreria quando mi colpì la copertina di questo graphic novel spagnolo. Mi innamorai letteralmente della storia, scrissi a Mario Torrecillas in Spagna per opzionare i diritti di adattamento, qualora liberi, e passai il libro a Michael Gentile, il produttore della mia opera prima. Entusiasta anche lui di un racconto in cui, in chiave tragicomica, si usa il calcio e la società moderna per parlare della relazione padre-figlio e dell'amicizia tra ragazzini provenienti da contesti e mondi diversi, iniziai a scrivere la sceneggiatura di Un sogno per papà".
"Un sogno per papà, nella mia versione, ha al centro un ragazzino che combatte per aiutare il padre a ritornare a credere in qualcosa. Si tratta di per sé di un tema abbastanza forte e commovente. Nel momento in cui inventa la sua più grossa bugia per regalare a Laurent un sogno, Théo innesca una serie di conseguenze che portano a chiedersi se può una menzogna salvare un uomo. Mio desiderio è stato quello di realizzare un film dal punto di vista di Théo, che come molti suoi coetanei sta attraversando quel periodo fondamentale della vita che va sotto il nome di adolescenza, un'età in cui accadono molte cose e le emozioni sono incontrollabili. L'ambientazione spagnola è stata sostituita da quella francese, ho immaginato un nuovo contesto in cui ambientare la storia e ho ridisegnato il passato dei personaggi e la loro traiettoria. Pur affrontando argomenti seri come l'emarginazione, la crisi, l'alcolismo e le difficoltà di una coppia separata, ho scelto di usare i toni della commedia o, forse è meglio, toni dolceamari. Si possono trattare argomenti seri senza rinunciare all'umorismo, alla fantasia e alla malizia. La bugia di Théo è un elemento di commedia ma anche di interessante drammaturgia: cos'è che nascondiamo? Cosa inventiamo per celare la verità? Partono da qui tutte le dinamiche che rimettono in discussione i personaggi e la loro umanità. Fortunatamente, la bugia è pericolosa ma non distruttiva dal momento che è a fin di bene. Théo non sa nemmeno se vuole diventare un calciatore e andare all'Arsenal, per lui è soltanto un modo per far uscire il padre dalla tana in cui si è rinchiuso e dargli un nuovo obiettivo".
Il cast
A dirigere Un sogno per papà è Julien Rappenau, regista e sceneggiatore francese. Nato nel 1971, è figlio del regista cinematografico Jean-Paul Rappeneau e della regista televisiva Elisabeth Rappeneau, oltre che fratello del compositore Martin Rappeneau. Cresciuto a pane e cinema, Rappeneau ha sin da subito… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (6) vedi tutti
Trama poco credibile, ma si lascia guardare.
commento di gruvierazFilm altalenante con una Storia abbastanza d'Attualità.voto.5.
commento di chribio1Un film un pò insipido e prevedibile, che mantiene comunque qualche spunto interessante nell'indagare un problematico rapporto tra padre e figlio ma che si perde in un mare di mielosa prevedibilità
leggi la recensione completa di galavernaUn film molto delicato. Una bella storia di riscatto. L'amore di un padre per un figlio. Quello di un figlio per il padre. E verso gli amici veri. Bello.
commento di DelfinoDelfinoCommedia sì leggera ed affrontata con il consueto stile di recitazione tragicomico francese ma che tocca anche temi sociali sensibili quali la famiglia, il lavoro, il riscatto sociale. Ci si consola nel vedere che l'anglofilia non è una caratteristica esclusivamente italiana.
commento di bombo1Un bel film girato bene con attori simpatici poi i ragazzi sono molto espressivi il tema del calcio e Un valore aggiunto alla pellicola , consigliato agli amanti del calcio che lo apprezzeranno maggiormente in quanto si parla dell’Arsenal importante squadra inglese ????.
commento di claudio1959