Regia di Ulaa Salim vedi scheda film
Film del filone politica, immigrazione, nazionalismi e fobie per lo straniero. Ma anche film di spionaggio, servizi segreti, doppiogiochismi, fiducia e tradimento; e di intimità familiari, preziose più di tutte le altre cose: famiglie che, senza saperlo, condividono lo stessa pietanza di semplici uova, lo stesso affetto per una madre, una moglie, un fratello più piccolo o un figlio più piccolo ancora. Tutto ben miscelato in questo Danmark Sonner, personaggi ben delineati nella loro drammatica umanità, o disumanità. Cinismo, calcolo politico, e insieme (e soprattutto) bisogni, necessità pressanti, primordiali. Film attualissimo, forse profetico, e quindi, naturalmete, inquietante.
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