Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Si e' parlato molto di Altman e addirittura di Tarantino, ma l'influenza decisiva e' probabilmente quella di Scorsese. E' un film assimilabile a "Casino'", col quale condivide la ricostruzione d'ambiente, l'uso del piano-sequenza, certi momenti di montaggio; ma lo si puo' accostare (bene o male per gli stessi motivi) anche a "Carlito's way" di Brian DePalma. Il film di Anderson e' un potente e sapiente affresco sul passaggio tra due epoche della recente Storia americana (gli anni 70, creativi ed eccentrici, e gli anni 80, squallidi e privi di morale); questa variegata galleria di personaggi dell'universo cinepornografico fa da cartina da tornasole agli sviluppi della societa' dell'epoca. Niente retorica, poche (ininfluenti) forzature: Anderson ci mostra, con classe e leggerezza, il dilagare della violenza e dell'autodistruzione (e il conseguente declino, nel decennio reaganiano) nelle vite dei protagonisti di un epoca (i seventies) in cui c'era la consapevolezza di poter dare una dignita' ed un profilo culturale e professionale anche a forme d'espressione "non ufficiali"
straordinaria!!!
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