Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
VENEZIA 76 - CONCORSO Una lavanderia dei soldi, quella del titolo originale (The laundromat), ordita da astuti ignoti per ripulire i proventi del commercio di droga, contrabbando e altre attività illecite, per il tramite degli ormai per noi amaramente noti paradisi fiscali, che li rendono potabili al servizio della piccola percentuale a cui può annettersi la casta più potente e influente del pianeta. A scoprirlo, a sue spese, dopo un doppio tranello ordito a tradimento da organismi troppo al di sopra delle parti, è una semplice casalinga che, rimasta vittima di un incidente durante un viaggio in cui perde la vita l'adorato coniuge, scopre che l'assicurazione che tutela la compagnia navale coinvolta nell'incidente, è una delle tante scatole vuote create per far perdere le tracce di sé, e che l'appartamento di Las Vegas con vista su un luogo del cuore irrinunciabile, le è stato sofgiato da un magnate russo uso ad acquistare in contanti.
I due episodi, apparentemente frutto di una scellerata combinazione, sono legati tra loro da un filo conduttore assai ravvicinato. A raccontarcelo non tanto la sfortunata Ellen Martin (la solita gigantesca Meryl Streep), quanto due brillanti, pazzerelloni tra questi ricchi furfanti riciclatori ed evasori (Gary Oldman & Antonio Bandiera, entrambi in gran forma), che, grazie si loro coloriti e caustici siparietti, ci spiegano con un certo ostentato orgoglio, la base delle truffe che li hanno resi irresistibilmente ricchi e potenti.
Sotto la direzione millimetricamente orchestrata da quell'eclettico uomo di cinema che è Steven Soderbergh, attivissimo dopo il suo atteso rientro al cinema, Panama Papers si sviluppa come una ben ritmata tragicommedia incentrata su una delle più sofisticate reti di riciclaggio e ripulitura del denaro sporco che, abbinata ad un astuto meccanismo di transfer attraverso i paradisi fiscali, consente anche l'elusione di ogni imposizione fiscale.
Ironia ben giostrata e ritmo, interpreti variegati e di fama, rendono l'opera di Soderbergh un film impeccabile che sa divertirci non senza lasciarci l'amaro in bocca, trattandosi di truffe e riciclaggi realmente avvenuti ed in corso, attraverso i quali il divario tra i pochi ultra milionari ed il resto del mondo che fatica a risparmiare e ad arrivare a fine mese, si ingigantisce in proporzioni geometriche.
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