Regia di Bill Condon vedi scheda film
Un pastrocchio che mescola "Il genio della truffa" con "Il debito" in maniera indigesta allo spettatore attento. Troppe ingenuità, troppe inverosimiglianze, troppi accadimenti eccessivi. La calcolatrice non tascabile poi per trasferire i fondi bancari fa ridere i polli, anche se è solo un dettaglio. Non è un dettaglio invece che lei da donna intelligente appare subito davvero troppo ingenua mentre lui come imbroglione patentato (e cinbico assassino) è per contro davvero troppo ingenuo oltre a recitare malissimo la parte del seduttore.
L'antefatto poi che spiegherebbe (sigh) tutta la storia arriva come un cavolo a merenda e appare anacronistico, in tutti i sensi. Una vendetta consumata a più di sessant'anni di distanza dopo una infanzia terribile ma una vita ricca e felice e una progenie prolifica, perché?
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