Quando si è nascosto su una nave cargo che lasciava la Turchia, Ramin non si sarebbe mai aspettato di finire a Veracruz, in Messico. Scampato alla persecuzione perché gay in Iran, suo Paese d'origine, si ritrova improvvisamente lontano da tutto ciò che conosce. Da esiliato, vedrà il suo passato e il suo futuro messi costantemente a confronto da nuove relazioni e desideri che ritornano in superficie.
Il concetto di migrazione, come sradicamento, ma anche come ricerca di un'opportunità di avere un futuro, è il cuore di un'opera melanconica, ma speranzosa, che ci immerge in un senso di smarrimento e solitudine, ma anche ci conforta con l’insopprimibile capacità umana di adattarsi ad un nuovo ambiente e costruire nuovi legami.
Incontriamo a Vera Cruz, in Messico, Ramin, un giovane iraniano che desidera recarsi in Turchia e Grecia per arrivare in Europa e si ritrova, per ragioni inizialmente incomprensibili, nella città portuale messicana, ove si aggira smarrito, senza sapere una parola di spagnolo. Le sue video chiamate col fidanzato fanno trasparire il suo desiderio di riavvicinarsi a casa. Non sappiamo molto… leggi tutto
Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che… segue
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Ramin è un giovane omosessuale ed esule iraniano, sfuggito alle crudeli persecuzioni a cui la dittatura sottopone i "diversi" come lui. In fuga da mesi, passando tramite la Turchia e la Grecia, l'uomo si ritrova ad arrivare fino a Veracruz, citta portuale messicana ove per un po' decide di stabilirsi, vivendo di lavoretti saltuari, cercando…
Incontriamo a Vera Cruz, in Messico, Ramin, un giovane iraniano che desidera recarsi in Turchia e Grecia per arrivare in Europa e si ritrova, per ragioni inizialmente incomprensibili, nella città portuale messicana, ove si aggira smarrito, senza sapere una parola di spagnolo. Le sue video chiamate col fidanzato fanno trasparire il suo desiderio di riavvicinarsi a casa. Non sappiamo molto…
Com’è difficile essere stranieri: Ramin (all’inizio non lo sappiamo...) è fuggito dal suo paese, portandosi sulla schiena le cicatrici del carcere di Teheran. E’ montato su una nave convinto di andare verso l’Europa, ma si è ritrovato in Messico, a Veracruz (che oggi come oggi, vedasi le cronache “dei flussi”, non è…
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Il concetto di migrazione, come sradicamento, ma anche come ricerca di un'opportunità di avere un futuro, è il cuore di un'opera melanconica, ma speranzosa, che ci immerge in un senso di smarrimento e solitudine, ma anche ci conforta con l’insopprimibile capacità umana di adattarsi ad un nuovo ambiente e costruire nuovi legami.
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