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El despertar de las hormigas

Regia di Antonella Sudasassi Furniss vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su El despertar de las hormigas

di yume
7 stelle

Una piccola/grande rivoluzione culturale, tagliare le lunghe trecce e svegliarsi, come le formiche.

 

 

locandina

El despertar de las hormigas (2019): locandina

"Nulla potrebbe essere più pericoloso e delicato di un formicaio."

Parole della regista costaricana, Antonella Sudasassi:

“La storia di Isabel di HORMIGAS fa parte di un progetto transmediale che cerca di esplorare la sessualità nelle fasi vitali delle donne. Il progetto è interdisciplinare e collaborativo e invita artisti da tutto il mondo a creare un mosaico collettivo di esperienze oneste sulla femminilità e la sessualità al fine di demistificarlo e provocare una rottura con la violenza insita nei tradizionali ruoli di genere.

Scrivere la sceneggiatura di HORMIGAS è stato un modo profondamente personale, ma anche politico per perseguire questo interesse. Dal momento che il governo costaricano ha iniziato a implementare programmi di educazione sessuale nelle aule delle scuole pubbliche alcuni anni fa, un gruppo di genitori si sono uniti sotto lo slogan "Educo i miei figli", che discute i miti sulla sessualità. È chiaro che la mancanza di discussioni sulla sessualità si traduce in alti tassi di gravidanza adolescenziale, aborti illegali, violenza sessuale, nonché frustrazione e insoddisfazione. Questo scenario si ripete in molti altri paesi dell'America Latina. Anche conoscere la sessualità sana, con le donne in grado di esercitare il diritto di decidere sui propri corpi e conoscere la responsabilità che abbiamo per il nostro piacere e soddisfazione, è un atto politico”.

Daniella Valenciano

El despertar de las hormigas (2019): Daniella Valenciano

C’è un crescendo impercettibile, carsico, di temperatura nei quadri di questo film povero di eventi, fra gente modesta, nella campagna costaricana ferma nel tempo delle sartine che cuciono vestitini in casa, famiglie con tanti figli riunite per le feste, pub dove una donna, se va, sa cosa aspettarsi.

Isabel (Daniella Valenciano) vive in una piccola casa di legno, ha due figlie di otto/dieci anni e un marito, Alcides (Leynar Gomez), bravo ragazzo, niente da dire, ma vuole un altro figlio (e, immaginiamo, maschio). Intorno, la piccola comunità di parenti e amici, tutti piccole tessere al loro posto in un mosaico di codici imbalsamati da millenni.

Non c’è violenza esplicita, quella che si esercita da sempre sulla donna si è perfino smesso di chiamarla violenza, tutto scorre e potrebbe durare all’infinito così: servire, assistere, sposarsi, essere madri, vivere per gli altri.

E allora cosa succede a Isabel? Perché la sua testa elabora fantasie surreali mentre fa decorazioni con la panna sulla torta e immagina di infilare le mani nel pan di spagna e splash, ridurla ad una pappa? Fantasie surreali, come le formiche che invadono la doccia e scorrono sul suo corpo.

E perché dal suo lavoro di sartina mette da parte qualche soldo che non dà al marito per comprarsi la pillola?

La pillola è la conquista, autentica, clandestina, di sé e del suo spazio.

La cognata la scopre, neanche sulla solidarietà femminile si può contare, tanto sono radicati i modelli patriarcali.

Le aspettative nei confronti delle donne e il loro ruolo naturalizzato nella società e nelle relazioni familiari creano in Isabel una rivolta intima, silenziosa, ma non meno determinata.

E allora evade, solo per una notte, ma può bastare, non è la libertà apparente di una notte al pub quella che serve, lì la violenza cambia nome ma è sempre la stessa.

Quel tumulto del cuore diventa saggezza della ragione, Isabel torna a casa, le due figlie sono parte di una vita a cui non si rinuncia ma che sa porsi al di sopra degli schemi, che sa quello che vale e quello che non vale. Isabel non piange, non minaccia, sorride poco, ma quel poco arriva al punto giusto.

Daniella Valenciano

El despertar de las hormigas (2019): Daniella Valenciano

Tagliare i capelli ha un significato culturale e al trittico iniziale, mamma e figlie che si fanno la treccia sedute in fila una dietro l’altra, subentra il trittico finale, la treccia divisa in tre parti e il taglio scandito in tre momenti.

Quindi la felicità del risultato, la piccola/grande rivoluzione insegnata alle figlie.

C’è anche chi perde la vita per questo, a Isabel è andata bene, ha tagliato i capelli alle figlie, forse alla fine taglierà anche i suoi. E Alcides? Ad Alcides, dopo il colpo iniziale, finisce per piacere il nuovo look delle figlie e il maschio non verrà, pazienza, se ne farà una ragione.

Sudasassi sa usare la luce, lampadine tremolanti, l’acqua, rubinetti di casa povera, doccia intermittente, ma fuori c’è il grande mare e risplende il sole costaricano.

Film proposto per gli Oscar, Sudasassi affronta un’emergenza mondiale, la condizione della donna nella società degli uomini, entrando con la dolcezza implacabile di una donna che, quando sa quel che vuole perché ha il diritto di volerlo, non ha bisogno di urlare.

Con HORMIGAS cerco di esplorare le violenze non dette, quelle che sono messe a tacere, quelle che sono tenute a casa. Abuso e micromachismo vengono insegnati a porte chiuse dietro piccole azioni. Abbiamo la responsabilità di rompere il silenzio, abbandonare le nostre abitudini e rieducare i nostri figli attraverso l'amore. Questa è la vera rivoluzione”.

E non possiamo che concordare, le grandi rivoluzioni partono dalle piccole, quelle che non danno esca a inutili talk shaw o serie televisive.

 

 

www-paoladigiuseppe.it

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