Regia di Andrew Niccol vedi scheda film
La genetica come nuova forma di discriminazione, è questo il futuro (prossimo?) che fa da sfondo al primo fortunatissimo film di Andrew Niccol.
Nel mondo di Gattaca i bambini sono creati geneticamente perfetti, la scienza infatti permette di eliminare in fase di "costruzione" dell’embrione qualsiasi tipo di imperfezione, malattia o difetto.
L'élite della società sarà composta così da persone brillanti, uomini e donne dal quoziente intellettivo superiore, macchine umane in grado di guidare le multinazionali e i governi, ad attendere questi artifici di perfezione un futuro ricco di successi e soddisfazioni.
Vincent Freeman (Ethan Hawke) è invece un sognatore, concepito in modo naturale (figlio di Dio) spera di poter un giorno raggiungere Titano, la sua ambizione è quella di volare ma la realtà e i suoi geni imperfetti lo tengono ben piantato sulla terra.
Vincent è un NON-VALIDO, un uomo “limitato” che viene automaticamente escluso da Gattaca, nella prestigiosa scuola per astronauti che da il titolo al film si entra solo dopo aver passato un selettivo controllo del DNA, una semplice goccia di sangue per stabilire l’idoneità o meno di un candidato.
A questo punto non rimane che rinunciare o aggirare il sistema, Vincent sceglie la seconda strada e si trasforma in un pirata genetico, ruba l’identità e le sostanze corporee di Jerome Morrow (Jude Law) e si presenta da VALIDO alle porte di Gattaca.
Niccol ci racconta tutto questo nell’incipit del film, un opera per tematiche e sviluppo da inserire nel genere fantascientifico ma contaminata dal thriller (la sotto trama dell’omicidio del capo missione) e dal noir (per le scelte scenografiche e dei costumi).
Passato alla fine degli anni ’90 quasi inosservato, Gattaca è un film che meritava (e merita tuttora) una maggiore considerazione critica, l’equilibrio raggiunto da Niccol nella stesura di un plot articolato e pieno di spunti interessanti è veramente notevole, nella cornice di un mondo freddo e senza imperfezioni splendidamente fotografato da Slawomir Idziak, il regista neozelandese passa con disinvoltura dalla sci-fi “alta” al più semplice sviluppo giallo mantenendo un invidiabile equilibrio narrativo.
Lo aiutano un trio di giovani star qui in ottima forma, e se Ethan Hawke e Uma Thurman (bella da togliere il fiato) duettano con passione portando avanti l’immancabile storia d’amore, Jude Law ruba la scena a tutti nel ruolo del paralitico Jerome Morrow.
Segnalazione speciale per la splendida partitura musicale del sempre ottimo Michael Nyman.
Voto: 8
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