Regia di Peter Cattaneo vedi scheda film
Non ho mai amato "Full Monty", l'ho sempre considerato finto, un tentativo (commercialmente riuscitissimo) di prendere la (tragi)commedia proletaria inglese alla Ken Loach (non a caso la scelta di Robert Carlysle, attore feticcio del regista di "Riff Raff"), edulcorarla, privarla di ogni elemento crudo e drammatico, farne uno zimbello di plastica buono per i gonzi e servirlo in pasto al grande pubblico internazionale spacciandolo per neorealismo. Il film di Peter Cattaneo non è nemmeno brutto, nell'insieme è anche godibile e con qualche momento divertente: semplicemente è vuoto, senza una reale ragion d'essere ed in qualche modo un vero e proprio tradimento degl'ideali di cinema impegnato che in teoria la pellicola dovrebbe appoggiare: un po' come quello che è stato "Poveri ma belli" per il neorealismo italiano o la saga di Trinità per lo Spaghetti western. Ho quindi detestato per molto tempo "Full Monty", finché qualche anno fa ho avuto occasione di parlarne proprio con Ken Loach, durante una sua visita nella mia città per il ritiro di un premio: il grande regista inglese ha ascoltato con cordiale e paziente gentilezza la mia filippica contro il film di Peter Cattaneo e poi, con molta serenità, ha replicato: "Ma no, perché? In fondo si tratta solo di una commedia. E' divertente". Boh... probabilmente ha ragione lui... voto sufficiente.
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