Regia di David Fincher vedi scheda film
Nicholas Van Orton (un eccellente Michael Douglas), ricco e potente consulente finanziario di San Francisco, compie il suo 48° compleanno. Per l'occasione, suo fratello (Sean Penn) gli regala la tessera di iscrizione ad una società che si occupa di ravvivare la vita monotona di yuppies e colletti bianchi. In pochissimo tempo la vita di Nicholas si trasforma in un incubo. Ma si tratta soltanto di un gioco costosissimo che suo fratello ha pagato per fare approdare Nicholas all'abreazione della morte suicida del padre. Se si chiude un occhio (meglio tutti e due) sull'inverosimiglianza della storia (la villa del plutocrate espugnabile in un attimo, il fortunoso ritorno dal cimitero del Messico dove era finito, i proiettili a salve che però bucano il parabrezza dell'auto e così via) e si prende il film, appunto, per un gioco, la cosa funziona: collocato al crocevia tra Fuori orario e F/X - Effetto mortale, il copione scritto da John Brancato e Michael Ferris nel suo essere senza nessuna regola è tesissimo e pieno di invenzioni; il film è ben diretto e meglio interpretato e il doppio finale regala sorprese a volontà. Cinema vacanziero ad altissima tensione.
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