Regia di Pierre-François Martin-Laval vedi scheda film
Un film pieno di grazia, che delizia il cuore ed i buoni sentimenti.
Qualcosa di meraviglioso Francia 2019: la trama: Costretti a scappare dal Bangladesh, nel 2011 Fahim e suo padre lasciano i familiari per trasferirsi a Parigi. Al loro arrivo, chiedono asilo politico, con la paura di essere espulsi all’improvviso. La recensione: Classico film dalle forti emozioni tratto da una storia vera,ci fa pensare ed al contempo ci diverte. I personaggi sono tutti centrati, soprattutto il ragazzo Fahim. La figura del padre amorevole e dotato di spirito di sacrificio, per non parlare di Mathilde la segretaria della scuola di scacchi, un personaggio godibilissimo interpretato alla perfezione da Isabelle Nanty già ammirata in passato in un film diventato oggetto di culto “Il favoloso mondo di Amélie”. Il personaggio centrale della pellicola in ogni caso è quello del maestro di scacchi Sylvain Charpienter, interpretato da quel mostro di bravura di Gerard Depardieu, tragicomico con la sua stazza taglie forti. Il film è molto calibrato, gli ingredienti ben dosati, ci tocca emotivamente, senza essere eccessivamente didascalico e zuccheroso. Sullo sfondo della vicenda ci illustra in questo caso la società francese che può dare accoglienza ai rifugiati, che pur proveniente da contesti sociali miseri come il Bangladesh, vogliono emergere, per il loro talento, come nel caso del bambino Fahim bravo nel gioco degli scacchi. Diretto con perizia da Pierre-François Martin-Laval, che ci offre una riflessione sullo stato degli emigranti e rifugiati, sul loro coraggio nell’adattarsi in un paese diverso. Molto bello lo spirito di gruppo dei bambini della scuola di scacchi che accolgono “il diverso da loro”, lo integrano nel gruppo, potenza della semplicità e bontà dei ragazzini. Il film inoltre è un grandioso messaggio di speranza, con un tocco delicato sulla miseria dei diversi, che però non sono patetici, hanno grande dignità. Qualcosa di meraviglioso è un film in sottile equilibrio tra commedia e dramma, tutto ben dosato. Pur essendo fortemente drammatico induce all’ottimismo, perché chi vale, chi in questo caso ha il dono di saper giocare a scacchi, non può non emergere, la qualità del singolo, non ha né colore della pelle, ne’ condizione sociale. Tutto sembra favolistico e puro, però tocca il cuore dello spettatore, nel suo intimo più profondo. Il finale è bellissimo con il duello finale nel campionato di scacchi a Marsiglia e dopo i titoli di coda le classiche fotografie dei protagonisti veri della storia. Il film è dedicato alla memoria del maestro di scacchi venuto a mancare nel 2015 Sylvain Charpienter- voto 7 Interpreti e personaggi Gérard Depardieu: Sylvain Charpienter Assad Ahmed: Fahim Mohammad Isabelle Nanty: Mathilde Mizanur Rahaman: Nura
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