Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Credo sia il miglior film della fase matura di Resnais, maestro francese recentemente scomparso. La trovata di far cantare i personaggi in playback per esprimere i loro sentimenti, inserendo molte canzoni conosciute soprattutto dal pubblico francese, è azzeccata e garantisce momenti di assoluto spasso, ma il film non si ferma a questo spunto, perché è un'analisi delle difficoltà della coppia condotta con brio, attraverso un gioco di innamoramenti e disillusioni senimentali che vede impegnati 4 personaggi maschili e due femminili e ne fa quasi una versione aggiornata de "La ronde" di Max Ophuls. Oltre alla direzione dell'anziano Resnais, ispirata come ai bei tempi di "Hiroshima" e "Marienbad", il film si segnala per l'elaborato script della coppia Agnes Jaoui-Jean Pierre Bacri, che avevano scritto per lui già "Smoking e No smoking" e qui riescono a bilanciare momenti di evasione e notazioni più amare e malinconiche in un mix seducente e mai troppo intellettualistico. I due sceneggiatori sono anche attori deliziosi che si affiancano agli attori-feticcio del regista come Sabine Azema, Pierre Arditi, Andre' Dussolier e Lambert Wilson, con un livello generale di recitazione davvero molto sostenuto; in un ruolo secondario si vede anche l'affascinante Jane Birkin che canta pure una sua canzone. In Francia ha vinto molti premi ed ha avuto anche un ottimo riscontro di pubblico, in Italia è passato più inosservato, ma forse era inevitabile.
voto 9/10
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