Regia di Arnaud Desplechin vedi scheda film
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Film strano, non è certo il classico poliziesco, ad esempio azione ben poca e violenza zero. Non c’è poi un unico vero protagonista. Convincenti gli attori. A volte sembra un docu-film. Voto 7 / 10.
commento di green70Il nuovo polar francese, con reminiscenze di Hitchcock. Grandi interpretazioni di Lea Seidoux e Sara Forestier, il cuore nero dell’orrore. Delitto con castigo inevitabile.
leggi la recensione completa di claudio1959Notevole poliziesco visto da dentro un commissariato francese. Interpretazioni di alto livello facilitate da una solidissima sceneggiatura. Desplechin sceglie di mantenere in sottofondo la colonna sonora per accentuare il tono drammatico ed inoltre non si sottomette alle regole del politicamente imposto rendendo ancora più realistica la sua opera.
commento di bombo1Atmosfere cupe da Noir dell'Hauts-de-France, dove la vita non smette mai di picchiare duro, come il pavé di una famigerata classica monumento. L'apparenza (del diavolo) spesso inganna e gli unici ferri del mestiere sono il solo fatto che l'uomo possa veramente capire l'uomo.
commento di maurizio73Desplechin porta lo spettatore nel quotidiano di un commissariato di polizia dove accade che tutti accusino tutti, senza distinzioni tra bianche alcolizzate e magrebini di terza generazione. È un film che, dalla rapsodia della prima ora, converge verso il focus narrativo del delitto, in un crescendo di tensione e di interpretazioni da applausi.
leggi la recensione completa di barabbovichPer quel che può valere il mio giudizio, a me è sembrato che Desplechin con questa opera molto bistrattata a Cannes, abbia invece fatto nuovamente centro. Azzardo? è un piccolo, misconosciuto "grande film" tutt'altro che reazionario come è stato invece bollato (ingiustamente) da qualche critico francese con gli occhi foderati di prosciutto.
commento di (spopola) 1726792Strano e insolito film di un regista apprezzato in Francia, ma poco noto da noi, che spesso poco comprendiamo il suo malinconico raccontare. Certo non è conosciuto come altri registi d’oltralpe, più inclini alla rappresentazione sociologica della realtà degradata di alcune città francesi, una delle quali è Roubaix, prossima al confine col Belgio.
leggi la recensione completa di laulilla