Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
Siamo in Persia nel quinto secolo avanti Cristo. Il re Serse è atteso in patria al ritorno dalla battaglia di Salamina, dove ha sfidato i greci per il dominio del mar Egeo. I presagi sono pessimi e Serse non farà che confermarli.
Nel 1975 Vittorio Cottafavi aveva quasi due decenni di esperienza alle spalle come regista di ‘sceneggiati’ televisivi, principalmente trasposizioni sul piccolo schermo di classici letterari o teatrali a basso budget e con interpreti di primo piano; quando si accinge a girare questo I persiani, tratto dall’omonima tragedia di Eschilo con un adattamento firmato dallo stesso regista, questo genere di prodotto era oramai in declino, tant’è che rimarrà il suo penultimo lavoro diretto per la tv. Un lavoro accorto, misurato, confezionato con notevole perizia, ma pur sempre attaccato a una certa idea di ‘teatro filmato’ che non aveva più molto feeling con il pubblico. Buonissimo il cast: Franco Branciaroli, Massimo Foschi, un giovane Roberto Herlitzka, Gabriella Giacobbe, Lino Troisi e Franco Graziosi sono gli interpreti principali; la narrazione rimane aderente alla pagina di partenza cercando in dialoghi e soprattutto monologhi un comodo escamotage per ridurre l’impatto dell’azione nelle riprese. Per Cottafavi era naturale arrivare prima o dopo anche a Eschilo, dopo aver diretto Le troiane, tratto da Euripide, e due volte l’Antigone (1958 e 1971), da Sofocle. 4/10.
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