6 gennaio 1980. Il Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella si sta recando a Messa con la sua famiglia. Un giovane si avvicina al finestrino dell'auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane Sostituto Procuratore di turno, quel giorno dell'Epifania, sarà Pietro Grasso, futuro Procuratore Antimafia e Presidente del Senato. Le indagini saranno proseguite dal Giudice Istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni tra Mafia, Politica, Nar e neofascisti, banda della Magliana, Gladio e Servizi Segreti.
Note
Il film ricostruisce il clima politico che ha preceduto l'omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella è totalmente avversato dai capicorrente siciliani del suo partito. Mattarella non disturbava solo gli equilibri in essere nella DC ma entrava a gamba tesa sugli affari e gli accordi tra politica e mafia, la quale, per l'omicidio Mattarella, si allea con l'estrema destra romana neofascista in cambio dell'evasione dal carcere Ucciardone del leader Concutelli. Ma l'omicidio Mattarella è anche la storia di una famiglia, di esseri umani, di valori e ideali perseguiti con sincero spirito di servizio e afflato solidale: aspetti che nel film hanno un ruolo centrale. Aurelio Grimaldi ripercorre quei tragici giorni con occhio attento e sensibile.
Grimaldi gira con mano da assoluto dilettante una storia complessa. Non che tutto questo pot-pourri di materiale storico non fosse realmente intrecciato, ma nella finzione filmica il tutto viene raccontato in modo talmente rapsodico e pasticciato da far rimpiangere la peggiore docufiction della buonanima di Giuseppe Ferrara.
“Era un ragazzo come tanti ma di lui per poco si parlò”
Il 6 gennaio 1980 la città di Palermo si macchia ancora una volta di sangue. Un killer a viso scoperto entra in azione in una delle vie centralissime della città e, davanti agli occhi attoniti della moglie, uccide a sangue freddo Piersanti Mattarella. Non un uomo qualunque ma il Presidente della Regione… leggi tutto
Ricostruzione articolata dei fatti che portarono all'omicidio di Piersanti Mattarella, Presidente della regione Sicilia, il 6 gennaio 1980 per mano della mafia.
Il fitto intreccio di rapporti tra Stato e Mafia è al centro della storia raccontata in questo film, che sapientemente ricostruisce i fatti che portarono al delitto del Presidente della Sicilia Piersanti Mattarella, nel… leggi tutto
Nel gennaio del 1980 Piersanti Mattarella (Coco) - presidente della Regione Sicilia in quota DC - venne ucciso davanti ai suoi famigliari mentre, in auto, si stava recando a messa. Il film è la ricostruzione del clima politico di quegli anni, durante i quali la mafia, aiutata dai poteri centrali dello Stato, dettava legge e si sbarazzava con estrema disinvoltura di qualsiasi persona le si… leggi tutto
Ricostruzione articolata dei fatti che portarono all'omicidio di Piersanti Mattarella, Presidente della regione Sicilia, il 6 gennaio 1980 per mano della mafia.
Il fitto intreccio di rapporti tra Stato e Mafia è al centro della storia raccontata in questo film, che sapientemente ricostruisce i fatti che portarono al delitto del Presidente della Sicilia Piersanti Mattarella, nel…
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Commenti (2) vedi tutti
Cinema di ispirazione e di impegno civile ben documentato e ben girato. Per non dimenticare.
commento di Arch_StantonGrimaldi gira con mano da assoluto dilettante una storia complessa. Non che tutto questo pot-pourri di materiale storico non fosse realmente intrecciato, ma nella finzione filmica il tutto viene raccontato in modo talmente rapsodico e pasticciato da far rimpiangere la peggiore docufiction della buonanima di Giuseppe Ferrara.
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