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Frozen 2 - Il segreto di Arendelle

Regia di Chris Buck, Jennifer Lee vedi scheda film

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La recensione su Frozen 2 - Il segreto di Arendelle

di Alvy
4 stelle

 

Il più grande incasso della storia del cinema animato mondiale (complimenti al pubblico che non fa mai raggiungere risultati simili a capolavori come La principessa e il ranocchio, Rapunzel, Zootopia o Ralph Spaccainternet) è un film obbrobrioso quanto il capostipite.

 

Se il film del 2013 era modesto sia esteticamente sia narrativamente, in Frozen II la situazione è diversa tranne che per il risultato finale. Il comparto visivo è eccezionale e costituisce lo stato dell'arte dell'animazione occidentale. Ma si tratta di sequenze, pur anni luce più affascinanti di quelle del capostipite, tecnicamente perfette ma prive di calore, di suspense, di pathos, di tutto ciò che insomma trasformi la tecnica in arte. Il motivo per cui ciò accada è, ancora una volta, riconducibile allo storytelling: nel primo Frozen la tipica semplicità disneyana scadeva nella più intollerabile delle banalità (spacciata per chissà quale grande rivoluzione), qui, invece, la narrazione si complica e dilata a dismisura e, nel profluvio di riferimenti ad antenati, guerre precedenti, abitanti della foresta intrappolati insieme a soldati di Arendelle, tregue sul procinto di rompersi neanche il tempo di stabilirle, separazioni meccaniche e forzatissime tra personaggi (quella tra Anna e Kristoff nella foresta rasenta il comico: così come è tragicomicamente inguardabile il numero musicale di Kristoff in stile videoclip MTV anni Ottanta), ricordi da recuperare in un'avventura priva di qualsiasi "sense of wonder", dighe da abbattere, lietissimo fine appiccicato con la colla e numeri musicali privi di magnitudo emozionale, dimostra al mondo la debolezza dell'intero universo Frozen.

 

Non sono solo i personaggi ad essere poco interessanti, ma è il worldbuilding stesso a non funzionare per nulla anche quando si prova a allargare i confini della storia.

 

Il mondo ha, quindi, pensato bene di ricompensare il film con 1.453.683.476 dollari d'incasso nel mondo, cioè circa 170 milioni di dollari in più del capostipite. Complimenti.

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