Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Dopo una rapina in banca, un disoccupato partenopeo (Silvio Orlando) prende in ostaggio un imprenditore torinese (Diego Abatantuono). Ma anziché dirigersi verso la Svizzera, i due puntano sulla Puglia, dove l'imprenditore, che ha già deciso di abbandonare la propria famiglia, spera di riunirsi all'uomo che ama (Flavio Insinna). Alla fine, in Egitto, meta ultima di un viaggio accidentato, andranno i due fuggitivi e la giovane figlia dell'imprenditore (Valentina Cervi).
Da un'idea di Sergio Rubini, sfruttata con generosa offerta di battute, Ferrario e Abatantuono redigono un copione divertente, attento a due forme di diversità con i loro risvolti di normalità: quella dell'omosessualità e quella di tutti i Sud del mondo. Attori divertiti e improvvise accelerazioni nelle riprese sono ormai la cifra espressiva di un regista che - dopo la convincente prova di Tutti giù per terra - mostra sempre più a tutto tondo il proprio stile. Imperdibili i titoli di coda, inframmezzati dai tagli di ripresa non riusciti.
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