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Perdonami

Regia di Mario Costa vedi scheda film

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La recensione su Perdonami

di cherubino
6 stelle

Un film dei primi anni '50 con Raf Vallone, Antonella Lualdi e Tamara Lees: drammatico-sentimentale che potrebbe concludersi come un noir. E forse lo fa, ma gli ultimi dieci minuti li avrei preferiti differenti. E avrei dato una stella in più.

 

 

 

PERDONAMI (1953)

(prima recensione)

 

il fotogramma che vi ho proposto è un classico dei film italiani dei primi anni '50: un marito (Raf Vallone) che crede di esser stato tradito dalla moglie (Antonella Lualdi) e non le dà la possibilità di spiegarsi.

Sembra un passaggio inevitabile per arrivare ad una conclusione che possa poi esser gradita a quel pubblico, tanto, per il quale non c'è di meglio che poter commuoversi (fino al pianto se ci fosse Yvonne Sanson) col genio del mélo italico Raffaello Matarazzo quando, inevitabilmente, emergerà che lei è solo una vittima; e arriverà il "perdonami" o da parte sua o da parte di lui.

Logico dunque che nel momento in cui un regista come Mario Costa (che ha alle spalle ben sei visitazioni cinematografiche di opere liriche o comunque film musicali) decide di passare ad altro sia indotto a ricalcare questo schema.

Per fortuna però le cose stanno così solo in parte. Infatti sin dall'inizio c'è una componente della storia - quella dell'assassinio del fratello di Raf Vallone di cui è sospettato insieme ad altri il fratello di Antonella, ma lui non lo sa - che ad un certo punto, quando costui rientra dal Venezuela, fa prendere al film una piega "noir". 

Si crea a questo punto una tensione non indifferente, acuita anche dagli sviluppi di un altro "segreto", questo da parte del marito nei confronti della moglie: una relazione amorosa (precedente al matrimonio) di Raf con Tamara Lees, di nessuna importanza per lui ma vissuta diversamente da lei ora che, dopo 10 anni, si rifà viva e sembra non essere più nè la "mantenuta" che è stata nè la bellissima "cattiva" che da sempre abbiamo visto all'opera sullo schermo.

E le diverse vicende s'intersecano.

Tutto questo fa sì che sino a 10 minuti dalla fine non sia affatto chiaro quale sarà la conclusione.

Ed infatti a quel punto se si dovesse rifare il film oggi penso che lo si chiuderebbe diversamente.

Da parte mia, 3 stelle che in tal caso sarebbero state 4. 

 

(e naturalmente Tamara Lees)

 

link per vederlo:

https://www.youtube.com/watch?v=SWwPLMSCBEQ

 

23.6.20,

cherubino

 

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