Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
La mano di Castellari è molto buona. Il film, con intenti metafisici (vedi la Morte personificata), racconta di Keoma, un mezzo indiano, cresciuto da Mr. Shannon (Berger) che lo ha amato più dei suoi veri figli, tra cui Buth (Guerrini). Ora questi figli lavorano per il crudo Caldwell (O’Brien) che vuole massacrare tutti i malati di peste e prendere in potere la città. Ma sulla sua strada incontrerà proprio Keoma (Nero) che vuole ancora sperare di portare giustizia in quella terra.
E’ un film molto ambizioso, fatto di molti silenzi e di incursioni intimiste all’interno dei personaggi. La sfida del regista, di creare un western con più contenuti degli altri esempi del genere, riesce abbastanza e può contare sulla bravura di Franco Nero, qui veramente in forma.
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