Regia di Marco Kreuzpaintner vedi scheda film
Un bell'esempio di legal thriller tedesco, ben girato e ben recitato, che pare una boccata d'aria fresca dopo i tanti film americani di questo tipo. Il soggetto è un libro di Ferdinand von Schirach che ha avuto un certo successo. L'unico serio limite è proprio l'essere un film di genere, che corre lungo binari fissi senza cercare una sua forma di indipendenza, questo è anche il motivo che spiega alcune cadute del film, come l'atteggiamento sarcastico della corte, usato come modo grossolano per rimarcare una situazione di conflitto con l'avvocato protagonista, eroe buono che vincerà sul conformismo della società. Alcuni elementi accessori, inseriti per accentuare la tensione e i conflitti interni, sono francamente fastidiosi, come il fatto che l'avvocato era legato alla famiglia della vittima da una relazione di amcizia quasi figliale con questa e da una relazione amorosa con la figlia; questi in effetti sono limiti propri del soggetto letterario ancor prima che del film. Tutto sommato sarebbe potuto essere qualcosa di più.
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