Regia di Stefan Ruzowitzky vedi scheda film
Ho trovato piacevole ed anche ben fatto questo film su Narciso e Bocccadoro, una coppia di nomi sentiti centinaia di volte ma di cui in fondo non sapevo nulla o quasi. In particolare, equiibrio e buon gusto nel non perdersi troppo nell'amicizia molto (o troppo) particolare tra i due protagonisti già allora giudicata sospetta di illiceità; e nel non essere affatto nè blasfemo ne irriguardoso della religione. Tutt'altro. C'è da dire anzi che Boccadoro non disdegna certo l'amore con l'altro sesso, spesso con sentimenti profondi ed intensi pur senza disdegnare avventure con brio e trasgressione boccaccesca, per cui l'amicizia tra i due giovani protagonisti risulta genuna e profonda, pura e casta per quanto poteva essere consentito nel monastero in cui buona parte della vicenda è ambientata. E, soprattutto, che la religione e la vita monastica (così importanti nella società Medioevale) è trattata con grande rispetto. In particolare traspare una grande devozione al culto della Madonna, la madre buona di tutti gli uomini anche e soprattutto di quelli che la propria madre non l'hanno più, o magari non l'hanno mai conosciuta e sono alla sua ricerca (come Boccadoro).
Insmma, un film che percorre egregiamente un sentiero spinoso e seminato di insidie, senza neanche indulgere più del dovuto a crudezze e violenze da cui sicuramente la vita Medioevale non poteva prescindere.
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