Regia di Babak Anvari vedi scheda film
Un film horror distribuito in Italia da Netflix che sul web é stato pressoché demolito ma che personalmente mi sento di difendere. Raramente un film horror é riuscito a trasmettermi quel senso di discesa nella follia partita dall'ordinario che solo le opere di Lovecraft hanno saputo inculcarmi, forse non un erroneamente visti i vari richiami a riti blasfemi e divinità oscure presenti in questo terzo film del regista anglo-iraniano Babak Anvari. Certo, come gran parte degli horror odierni anche in questo caso alcuni cliché e jump scare non mancano e il finale potrebbe risultare a molti inconcludente, ma la regia di Anvari sa maledettamente bene come tenere incollato lo spettatore allo schermo e inquietarlo con situazioni sempre più misteriose e oscure che vedranno un comune barista di New Orleans (Armie Hammer) cadere in una spirale discendente che stravolgerà la sua povera e banale vita, il tutto causato da un cellulare sconosciuto caduto per caso nelle sue mani.
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