Regia di Kazuya Shiraishi vedi scheda film
FEFF 21 - UDINE : CONCORSO
"Wakamatsu-vibes-drama"
Persona non facile da gestire, o con cui convivere per esigenze non tanto affettive, quanto piuttosto lavorative. Koji Wakamatsu, celebre e tutto particolare regista nipponico di produzioni indipendenti di genere sexy e sado tra gli anni '60 e il orimo decennio del Duemila, a livello caratteriale si è rivelato una persona davvero difficile con cui interagire.
Ce lo racconta o fa capire la introversa ma tenace Yoshizumi Megumi, ventenne che approda nel 69 nei pressi degli stand produttivi legati al lavoro dell'autore, ne diviene preziosa collaboratrice ed in un certo senso pure ispiratrice, dopo un pediodo duro di incubazione in cui il regista stesso manco pareva accorgersi della sua esistenza, tanto riusciva ad ostentare verso di lei un atteggiamento di distaccata indifferenza, qiasi nemmeno si acvorgese della sua del tutto preziosa ed ispirata presenza sul set, disposta ad adattarsi ad ogni esigenza nell'ambito di un set ispirato ma povero di risorse.
Per la regia efficace e sciolta di Shiraishi Kazuya, "Dare to stop us" ci trasporta con piglio deciso nel mondo caotico e culturalmente fertile di un autore imprevedibile ma puro, intrattabile e caratterialmente ostico, difficile da gestire, ma autentico e genuino nella purezza incontaminata del suo stile avverso ad ogni compromesso o mezza misura. L'originalità del film consiste nel raccontarci questa controversa figura di homo ed artista quasi per interposta persona, attraverso le vicende di questa sua efficiente e sensibile collaboratrice lungo la sua tormentata ma audace gavetta che la porterà finalmente ad essere notata ed apprezzata dal suo bizzarro maestro e mentore.
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