Regia di Aurelio Grimaldi vedi scheda film
Il macellaio è un film realizzato secondo una vecchia ottica, che poteva andare bene negli anni Settanta e Ottanta, anche se di tanto riaffiora anche ai nostri tempi (vedi il recente 50 sfumature di grigio), e cioè di creare lo scandalo e quindi l'attesa per un'opera cinematografica, a discapito delle sue qualità prettamente artistiche. Siamo, infatti, nel campo della sciatteria più completa, sia dal punto di vista della sceneggiatura - di una banalità sconcertante - che da quello di una regia pressoché inesistente, per non parlare degli interpreti. Anzi, per voler bene al regista Grimaldi, autore in altre occasioni di pellicole non banali, bisognerebbe soprassedere totalmente sul Macellaio. Però bisogna dire qualcosa sull'assurdità degli interpreti scelti, soprattutto su un'Alba Parietti che, più che cattiva attrice, è proprio inadeguata al mondo del cinema, e che, se proprio si voleva lanciare in questo campo, non bisognava aspettare che si rifacesse le tette e si gonfiasse le labbra a dismisura. Quanto a Miki Manojlovic, noi che ci ricordiamo di Papà è in viaggio d'affari pensiamo che sarebbe stato meglio che ci fosse rimasto.
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