Regia di Marco Risi vedi scheda film
Che senso ha un prodotto del genere? Come commedia sentimentale non ha alcun fondamento: l'amore - fortunatamente solamente platonico, anche se fin troppo esplicitato - fra un trentenne ed una bambina è un argomento di scarso interesse e decisamente pericoloso, anche se forse negli anni '80 si era ancora piuttosto ingenui a riguardo; come riflessione sulle età della vita fa acqua da tutte le parti, rimanendo su un profilo psicologico di una superficialità sconcertante; come occasione per Calà di mostrare le sue attitudini da macchietta è sprecata, perchè non c'è neppure granchè da ridere, anche se il protagonista, con le sue smorfie fuori luogo e le sue mossette infantili e sgraziate, riesce a sbriciolare qualsiasi pretesa di dignità del personaggio: ma a quel punto si ride di lui e non con lui. Penoso sotto ogni punto di vista, è un mediocre fotoromanzo trasportato su pellicola senza alcuna fantasia. Ricky Tognazzi è simpatico e bravino, ecco: giusto per non dire sempre e solo le cose spiacevoli. 3/10.
Trentenne in crisi sul lavoro e con la ragazza, si trasferisce a Venezia, ospite di un amico portiere d'albergo. In assenza dell'amico fa amicizia con sua figlia, l'undicenne Giulia. La bimbetta è sveglia, carina e astuta: i due si innamorano, ma si tratta ovviamente di un amore platonico ed impossibile.
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