Regia di Marco Risi vedi scheda film
Questo film non è così male come sostiene film.tv. Tuttavia, non è nemmeno così bello come sostengono i tre opinionisti che mi hanno preceduto. A parte il fatto che è alquanto improbabile che un trentenne si innamori di un'undicenne, l'originalità del soggetto non viene di sicuro sfruttata al meglio: ci sono troppi momenti dispersivi, e usare un attore come Jerry Calà, solitamente inappropriato per ruoli seri, non è certo una scelta vincente. Diffatti è impensabile un film con Calà in cui non ci siano alcune sue battute. Farà anche ridere, non lo metto in dubbio, ma proprio questo aspetto troppo scherzoso dell'attore siciliano mette a repentaglio la bontà del soggetto, che di per sè è originalissimo. A parte questo, si vede che il film ha avuto un budget piuttosto limitato, e senza dubbio ci si aspetterebbe qualcosa in più da uno come Marco Risi. Perfetta invece la scelta della ragazzina: Vanessa Gravina (all'epoca undicenne), pur non essendo una bambina attrice-prodigio, risponde perfettamente alle caratteristiche del suo personaggio, che deve fare innamorare con la propria innocenza. Infatti la piccola prometteva già allora di diventare bellissima, come in effetti è diventata crescendo. Per il resto, diciamo che più o meno va abbastanza bene tutto...
Non sarebbe male se non fosse per un difetto: l'introduzione alla vita ed al personaggio di Carlo (Calà) è eccessivamente lunga, e la piccola Giulia (la Gravina) non si vede prima che sia passata una quarantina di minuti (troppi) dall'inizio del film. A parte questo, la trama mi è parsa tutto sommato costruita decentemente...
Qualche musica carina c'è, ma non è nulla di memorabile...
A parte la "lentezza" della fase iniziale e la mancanza totale della benchè minima consumazione d'amore tra i due innamorati, va tutto abbastanza bene...
Assolutamente normale. Non mi dice proprio nulla (e comunque non la si vede troppo). Direi che è più corretto vederla come ingiudicabile...
Importantissima caratterizzazione. Giulia, a soli undici anni, si dimostra spesso più matura ed adulta di Carlo. Forse la piccola Gravina dell'epoca non era ancora una perfetta attrice (come forse non lo è tuttora), ma in questa pellicola se l'è cavata bene. Resta sconvolgente il particolare della sua bellezza: come si può essere già così belli a undici anni (lei è del 1974)??? Senza considerare la bellezza che ha assunto crescendo... Insomma, non c'è che dire: un vero angelo. Complimenti ai genitori...
Non malissimo nel ruolo di Massimo, ma un po' "insapore": non mi ha detto nulla di particolare, nè trasmesso grandi emozioni. Efficace invece nel battibecco tragicomico che ha con Calà quando questo gli rivela di essersi innamorato della figlia Giulia...
Pur partendo dal concetto che secondo me non era l'attore adatto per questo ruolo, Calà si è comportato bene; fin troppo, per le sue caratteristiche artistiche. Sempre simpatico, difetta ogni tanto della convinzione giusta per risultare credibile. Quella di Carlo resta in ogni caso una delle sue migliori interpretazioni di sempre, anche se in un film (purtroppo) praticamente sconosciuto. Bravo!
Non mi ha molto convinto, Marco Risi, con questa regia. A parte infatti qualche pasticcio nella distribuzione dei tempi, ci sono da fare considerazioni di altro ordine: per esempio, la breve "storia d'amore" tra Carlo e Giulia non viene nemmeno consumata. Non dico che si dovesse arrivare ad un rapporto sessuale, non esageriamo, nè a fare chissà che cosa, ma il concetto di questo innamoramento reciproco non si sente minimamente; lo si percepisce un po' solo grazie alle parole degli attori, ma per nulla dall'atmosfera o dai comportamenti. Forse sbaglio io, ma secondo me qualche bacio vero non avrebbe affatto guastato; d'altro canto mi rendo conto che, seppur in un film, non dev'essere facile fare in modo che una piccola attrice di soli undici anni baci un attore di quasi 35 (soprattutto i genitori di lei non sarebbero stati troppo d'accordo). Quindi dobbiamo accontentarci di qualche bacetto sulla guancia, bacetti che fra l'altro vengono dati solo dalla piccola Giulia. Mai che Carlo gliene desse mezzo. Scusandomi per questa divagazione, concludo dicendo che, se non fosse stato per lo sbilanciamento della prima mezz'ora e per le eccessive gag di Calà, la regia di Risi in questo film sarebbe stata sicuramente migliore...
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