Regia di Federico Bondi vedi scheda film
A dirigere Dafne è Federico Bondi, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Firenze nel 1975, Bondi si è laureato in Storia e Critica del Cinema e nel 2008 ha debuttato nel lungometraggio con Mar Nero, in concorso al 61° Festival di Locarno (dove vince il Pardo d'oro alla migliore interprete femminile, il Premio Giuria Ecumenica e il Premio Giuria Giovani) e candidato al David di Donatello per la migliore attrice protagonista e al Nastro d'argento per il migliore regista esordiente. Dalla fine degli anni Novanta è regista di spot e documentari, tra cui Soste, Soste Japan, L'uomo planetario. L'utopia di Ernesto Balducci ed Educazione affettiva. Dafne è il suo secondo lungometraggio di finzione.
Nel ritratto che in Dafne fa di una famiglia che cerca di far fronte al lutto, i ruoli sembrano invertiti. Dafne diventa quasi la madre e Luigi il figlio. Né l’inesperienza del lutto né la mutazione genomica scalfiscono l’ottimismo della protagonista, che si preoccupa teneramente del padre. Essere adulti per Bondi non è una questione di età anagrafica e ciò che conta veramente in una famiglia è solo il supporto, non importa chi supporti chi. La cosa fondamentale è restare uniti. Dafne ha il volto di Carolina Raspanti: nata nel 1984 con la sindrome di Down, dopo aver concluso con successo gli studi, è stata assunta da una grossa catena di supermercati e ha scritto due romanzi autobiografici che spesso presenta personalmente in giro per l'Italia. Il padre Luigi è invece interpretato da Antonio Piovanelli, attore bresciano che ha recitato in titoli come Novecento e L'Agnese va a morire.