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Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male

di claudio1959
10 stelle

Bellissimo film di Clint Eastwood, lucido ritratto di una cittadina nel sud degli Stati Uniti, Kevin Spacey recensione magnifica.

Clint Eastwood

Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male (1998): Clint Eastwood

Francesca Eastwood, John Cusack

Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male (1998): Francesca Eastwood, John Cusack

Lady Chablis

Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male (1998): Lady Chablis

Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male Midnight in the Garden of Good and Evil, secondo me è un film bellissimo girato nel 1997 - John Kelso(John Cusack) giornalista di un importante magazine di New York, viene inviato dalla sua rivista a Savannah in Georgia per redigere un servizio su un famoso party di Natale organizzato, come tutti gli anni da Jim Williams( Kevin Spacey) un antiquario locale, che ha fatto fortuna restaurando e poi vendendo molte case caratteristiche della città. Purtroppo durante questo party ci sarà una svolta drammatica, Billy Hanson(Jude Law) viene trovato ucciso nella Villa di Williams, che verrà incriminato ed accusato del suo omicidio, Billy aveva una relazione sessuale con il suo convivente. Williams si proclama innocente, dice di aver reagito come legittima difesa, verrà rinchiuso in carcere in attesa del giudizio del tribunale. Mandy Nichols una fiorista gentile ed intelligente (Alison Eastwood) aiuterà Kelso a scoprire alcuni lati nascosti della vita segreta di Savannah, altra figura importante e’ Minerva(Irma P. Hall) nella parte centrale nel film di Una sacerdotessa Woo-doo che ha l’abitudine di compiere i suoi riti durante la mezzanotte nel cimitero locale, poi abbiamo Lady Chables - himself una Drag Queen che si esprime in modo sciolto e con personalità spiccata, con il suo prossimo. Alla fine del processo Williams verrà giudicato non colpevole. Kelso però sa che non è così. Destino in agguato nell’epilogo Williams accusa un malore e muore di infarto . Molto bella la scena finale quando mesi dopo Mandy e John Kelso, che ormai sono una coppia vanno in visita alla tomba di Williams ed il film finisce sulla ripresa della Statua della giustizia bambina, monumento storico di Savannah. Film di una bellezza straordinaria girato con perizia ed in modo asciutto da Clint Eastwood, bravo nel dirigere tutti gli attori, azzeccati i due protagonisti Kevin Spacey sempre elegante e John Cusack dotato di una buona mimica ed aderenza al personaggio interpretato in modo sobrio, volutamente sotto tono. Straordinaria prova di Lady Chablis, personaggio reale di Savannah, che da un tocco in più al film, con la sua presenza scenica. Non è solo l’omicidio di un intenditore d’arte omosessuale del suo giovane amico, è uno spaccato realistico di Savannah, nei suoi caratteristi esterni. Gli esseri umani che popolano il film, pulsano di passioni forti, in alcuni casi estreme, la storia è un pretesto per fornire il ritratto di Savannah, vera protagonista del film. Nella seconda parte diventa court drama con le belle scene nell’aula di tribunale ed i duelli tra gli avvocati, il pubblico ministero ed i testi chiamati a deporre, teste chiave sarà un’infermiera del pronto soccorso, che con la sua deposizione, convincerà la giuria dell’innocenza dell’imputato, con il classico colpo di scena finale. Funzionale al film la love story tra Alison Eastwood bella e simpatica ed il giornalista John Cusack. Pazzo variopinto vecchio sud degli States, con i suoi stregoni woo-doo e gli scontri razziali, ancora oggi presenti e radicati nella popolazione . Nella scena finale vengono inquadrati assassino e vittima tutti e due sdraiati nel medesimo modo, potenza del montaggio, tutti e due abbattuti. Quello che non ha provveduto a fare la giustizia degli uomini lo fa la giustizia divina. Per concludere Savannah fotografata in modo mirabile dal direttore della fotografia Jack N. Green vale da sola tutto lo spettacolo. Il film dura 149 minuti, ma non c’è un attimo di noia, perché tiene avvinti alla storia in modo estatico e leggero.

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