Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Oscar a Robin Williams ???????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!??????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!?????????????????!!!!!????????????????
Il film parte bene ma va in avaria dopo appena una quarantina di minuti, sarà che la matematica l'ho sempre odiata: è una materia senza poesia e senza magia dove non si improvvisa niente e si devono seguire le regole per filo e per segno, è la materia più importante ma indubbiamente anche la meno divertente in assoluto, vuoi mettere con ginnastica e lingue straniere....soprattutto quelle straniere.
Gus van Sant ha ancora la mano felice nel descrivere l'America asettica e senza lustrini già fissata sulle sue pellicole migliori come Drugtore Cowboy, My own private Idhao e Da morire ma questa volta il suo protagonista è antipatico a bestia e non cattura l'attenzione ne suscita simpatia a causa della spocchietta timbrata sotto la frangetta di Matt Demon, ma la pecca peccaminosa è una totale mancanza di credibilità: non esiste al mondo che un tizio capace di risolvere le equazioni con l'orefizio anale che preferisace spaccare muri e pulire cessi all'università piuttosto che nutrire il suo talento, si sbatterebbe in tutta fretta a ottenere le carte per passare la vita seduto comodamente in poltrona e al calduccio a far calcoli tolemaici sul logaritmo a base sei del raggio convesso del diametro del cesso........che vita di merda.
Salsgraad è ottimo nel ruolo del prof. a cui manca la scintilla che arde in Will Hunting ma poi arriva Vomitino e lo sconcerto provato in L'attimo fuggente ritorna alla mente sul viso caro di chi spera, questa sera come tante di poter dire: Siiiiiii Robin qui fosti bravo!
Manco pe' le mele!
Io non voglio essere cattivo con Vomitino che è anche scomparso di recente e provocare le ire dei ben pensanti ma il suo personaggio è piatto come il mio giradischi rotto a dimostrazione che Vomitino non poteva staccarsi dal suo modus operandi smorfieggiato a manetta in duemila bruttissimi film che ha fatto tra i quali se ne salvano un numero pari alle dita di una mano con le dita dispari.
Bravo Ben Afflek, un attore che non disprezzo come molti fanno un po' per moda un po' per ludibrio.
Non male la barzelletta della tipa sul pompino alle nozze d'oro ma per raccontarla devi essere a cena o al pub.
Il chiacchierccio stucchevole della seconda parte abbatterebbe un bue se sapesse parlare almeno una lingua.
Noioso e dimenticabile.
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