Regia di Mark Herman vedi scheda film
Ho trovato un film davvero delizioso, capace di trattare argomenti politici e non solo con una delicatezza inedita. Si può vivere come una commedia sentimentale garbata, o come l'analisi di una situazione sociale dovuta alla distanza tra mondo politico e realtà governata. "Grazie, signora Thatcher" è una traduzione forse un po' forzata e diversa dal titolo originale, ma effettivamente una critica alla politica inglese degli anni '80 è concreta. Geniale l'idea di fare un parallelo tra le performance della banda locale e le "performance" della "banda" di dirigenti della miniera; le loro azioni vengono letteralmente coperte dalla musica, agiscono in sordina e non si rendono conto di aver perso qualunque tipo di comunicazione con le persone reali. Pittoresco anche l'affresco della società locale, con una fotografia particolarmente adatta alla realtà della miniera: spassose le mogli dei minatori e le loro battute sarcastiche sulla nuova arrivata e sull'universo maschile! Centrale il tema della dignità umana, spesso messa in dubbio dalle difficoltà sociali: il figlio del protagonista si traveste da clown per rimediare qualche soldo ulteriore, e la divisa della banda diventa un altro modo per "mascherarsi"... Solo in una scena i due mondi, musica e lavoro, si ritrovano: quando la banda suona sotto l'ospedale, con addosso l'elmo e la divisa.... Ma non a caso è una scena di addio ad entrambi.
Un piccolo villaggio inglese è sconvolto dall'annuncio della chiusura della miniera che tira avanti l'aconomia locale: la disperazione porta a gesti inconsulti e a tragedie, soprattutto familiari, che devastano le vite private degli abitanti. Unica nota positiva, l'arrivo di una ragazza, che si innamora ricambiata di Andy, un giovane e combattente operaio. Il tutto sotto la direzione di Danny, anziano direttore della banda, e della signora Thatcher, che dall'alto manovra la vita quotidiana.
Quasi tutta interpretata dalla banda locale (una vera banda inglese), la musica accompagna i personaggi lungo tutta la durata degli eventi, sia materialmente, con le gite del gruppo, sia come colonna sonora.
Non cambierei niente......
Ho scoperto recentemente questo regista inglese e ne sono rimasta molto colpita. Il suo "Il bambino col pigiama a righe" è a mio parere uno dei film più riusciti dell'intera stagione, in cui il tema dell'Olocausto è toccato senza moralismi, guardando dagli occhi di un bambino: quel film fa capire come l'ingenuità infantile sia una prospettiva da recuperare, come possibilità di catarsi anche storica.
Il vecchio direttore d'orchestra, afflitto da un male fisico incurabile a causa del lavoro in miniera, è morbosamente attaccato all'unica cosa che per lui vale e che nessuno pensa gli possa togliere: la musica. Vorrebbe tenere completamente separate la banda e la miniera, cercando di trascinare con sè anche gli altri, ma questo isolamento non è possibile: il lavoro provoca su di lui conseguenze fisiche che lo ostacolano nell'esercizio della sua passione. Interessante anche il rapporto con il figlio, che non conosce realmente, e il suo ruolo di guida per tutti, come un pastore con un gregge di pecore disordinate.
Ho visto nel suo personaggio una delle più forti critiche politiche: il ruolo subordinato delle donne, che pur sotto una guida nazionale femminile (la Thatcher) non riescono ad affermarsi. Basta pensare che il lavoro che le commissionano è già di partenza inutile, visto che la decisione di chiudere la miniera è già stata presa...Le competenze della ragazza non servono a nulla, anzi paradossalmente lei viene più facilmente accettata dalla popolazione del villaggio: e pensare che si tratta di una popolazione tipicamente maschilista e chiusa...
Rappresenta il mondo dei giovani che si trova sospeso tra le generazioni precedenti, attaccate al loro passato e timorose del cambiamento, e il futuro, carico di possibili delusioni e aspettative. Guarda caso anche lui si trova a reinnamorarsi della ragazza per cui aveva avuto una cotta da piccolo, ma d'altra parte si sente comunque di combattere per i diritti dei suoi colleghi, votando a favore della revisione della miniera nel tentativo di salvarla. I suoi duetti con la Fitgerald, specie dopo la scoperta del suo "segreto" sono davvero molto coinvolgenti.
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