Regia di Riccardo Donna vedi scheda film
Ennesima biografia televisiva di un mito della canzone italiana, cosa porta di nuovo "Io sono mia" rispetto ai film dedicati a suo tempo a Dalida, Bocelli o De André? La mia risposta sarebbe che non porta granché di nuovo. È un prodotto televisivo che non ha avuto molto senso mandare anche al cinema, diretto da un esperto di fiction, che dà un ritratto abbastanza veritiero della cantante, interpretata con grande slancio dalla brava Serena Rossi. La regia di Riccardo Donna e la sceneggiatura di Monica Rametta sono funzionali al progetto di divulgazione sulla vita della talentuosa ma sfortunata artista, tuttavia il ritratto che ne esce fuori è incompleto perché mancano aspetti anche importanti della vita di Mia come la relazione con Ivano Fossati, che non ha voluto essere rappresentato al pari di Renato Zero, e che sono stati sostituiti da altri personaggi in maniera piuttosto impacciata. Anche il rapporto con la sorella Loredana è trattato molto sbrigativamente e con una certa superficialità, mentre le prestazioni canore hanno il giusto rilievo anche grazie al carisma dell'attrice che ha fatto un lungo e approfondito studio sul personaggio. Buona anche l'idea dell'intervista con la giornalista che all'inizio non la sopporta ma con cui poi si costruisce un rapporto di complicità femminile. Il successo del film in tv fa piacere, ma allo stesso tempo non si può non esprimere una certa perplessità di fronte a questi prodotti televisivi dignitosi ma un po' carenti sia a livello di scrittura e di impaginazione visiva, che nella resa un po' scolastica delle vicende del personaggio di turno.
Voto 5/10
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