Regia di Riccardo Donna vedi scheda film
Intenso e commovente film sulla vita di Mia Martini
Incipit del film "Io sono mia":Una piccola figura femminile, che percorre i corridoi del teatro Ariston, per salire infine sul palco di Sanremo.Siamo nel 1989.Quarantotto ore prima del Festival, l'anno del grande ritorno di Mia Martini.sulla scena dopo circa sei anni di abbandono e auto-reclusione.Mia rilascia un’intervista verità ad una giornalista, che in realtà a Sanremo era venuta per incontrare Ray Charles e che la considera solo un ripiego,tuttavia a un certo punto,Mia decide comunque di aprirsi completamente a lei, ripercorrendo così tutta la sua vita,dall'infanzia difficile,quando ragazzina cantava chiusa nella sua stanza con una spazzola in mano e un giradischi in funzione, lasciando le urla di un padre troppo burbero fuori dalla sua esistenza.Chiamata dagli amici Mimì, era quella ragazza arrivata a Roma a soli vent'anni per rincorrere il suo sogno,ostacolata dal padre ,con il quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale,un padre al quale ha chiesto scusa cento volte per quella canzone,"accusa"che ha iniziato a farla conoscere al mondo,"Padre davvero"Comincia con il jazz, poi la prima grande etichetta discografica, quella di Crocetta, il primo successo con "Piccolo Uomo". I primi cambiamenti estetici, dal lungo capello nero al biondo, dalle sopracciglia fini. Il cambio del nome, Mia come la sua attrice preferita, e Martini come il famoso cocktail. E dopo "Minuetto", il successo internazionale e la ricerca spasmodica di un grande amore.
" Io sono Mia,è un biopic, ben girato e ben interpretato,Serena Rossi è veramente brava,peraltro canta e anche bene, è un tributo che rende tardivamente omaggio,alla memoria di un'artista immensa,dal grande talento vocale ,un ritratto intimista di una donna con una grandissima personalità e umanità, tradita dal suo stesso mondo,che colpevolmente, per stupidità,invidia,gelosia o altro fece serpeggiare una sciocca e stolta ,quanto vergognosa e umiliante diceria,prodotto di una mentalità gretta e ignorante.C'è chi durante le sue esibizioni,mormorava alle spalle,chi stringeva un corno rosso ,chi si toccava in posti indicibili,chi si allontanava.Spesso le sono state cancellate partecipazioni a programmi e tante volte night-club che la ospitavano, hanno scelto di cambiare la scaletta e impedirle di cantare.La sorella Loredana ha raccontato in un'accorata intervista,che i suoi estimatori ipocriti di oggi,sono gli stessi che l'hanno perseguitata all'epoca, costringendola con il loro comportamento vile e meschino ad una ingiusta emarginazione.
La vita di Mia Martini non è stata una vita facile. Riccardo Donna prova a raccontare questo personaggio complesso,capriccioso, ribelle,irriverente,un profilo unico e inimitabile nel panorama della musica leggera italiana,forse seconda solo a Mina,di donna appassionata e tenace, ma al tempo stesso arrabbiata e delusa, una persona ferita, ma mai doma,che non ha mai voluto smettere davvero di combattere.Il regista ha dedicato a questa meravigliosa interprete il racconto della sua esperienza umana e artistica, fatta di grandi successi, brucianti delusioni e continue crisi esistenziali.
Ci sono due assenze importanti e inspiegabili,quella di Ivano Fossati,suo compagno per 10 anni e quella di Renato Zero,suo intimo amico, che hanno preferito non essere nemmeno citati nel film.
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