Regia di Beppe Cino vedi scheda film
Un giovane di famiglia benestante non sembra essere interessato alle ragazze. I genitori pagano perciò una prostituta che, a sua insaputa, lo svezzi sessualmente.
Basta anche soltanto il titolo per capire a cosa ci si può trovare di fronte: Laura oggetto sessuale è una pellicola erotica senza tante idee, realizzata con mezzi miseri e improntata a un maschilismo in perfetta voga con lo spirito edonista e violento degli anni Ottanta, periodo nel quale potevano passare tranquillamente concetti come lo stupro che piace alla vittima o la vergogna per un uomo a non ostentare virilità. Nessuna critica ai costumi sociali (e sessuali) in profondità, anzi: un finale dolceamaro e scontato chiude perfino con una vena di romanticismo una storia che oltretutto ha poco, pochissimo senso logico. Si presume comunque che Beppe Cino, autore prima e dopo questo titolo anche di lavori più impegnati, abbia colto l’occasione per svagarsi un po’ e magari non rimanere con le mani in mano, in attesa di progetti migliori; il fatto che firmi il film con lo pseudonimo Bob Singer depone a favore di questa teoria. Interpreti adeguati alla situazione: Al Cliver, Simonetta Caro, Fabio Meyer e Sacha Darwin sono sistemati nei ruoli principali; la sceneggiatura è di Piero Regnoli, già impegnato in innumerevoli prodottini di tale risma. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta