Regia di Gilles Mimouni vedi scheda film
L’esordio francese della Bellucci e l’incontro con Vincent Cassel, che inizialmente non funzionava, anzi ci furono anche degli screzi, dato che l’attore si aspettava un’altra attrice, e la cosa funzionò abbastanza forzosamente. A parte questo, che riguarda il privato, il film tenta una strada diversa di racconto, fatta a specchi, deformanti o scambievoli, che fanno della storia un tema un po’ confuso, ma anche eccitante e composta da una suspense di luogo e persone, abbastanza nuova. Ho detto tentativo, perché il regista non sempre riesce a stare dietro al suo progetto ed al montaggio, che in questo caso è essenziale. Il fluire del racconto è meglio nella prima parte, dato che riesce a formare un’atmosfera che porta al mistero, ma con il proseguire del racconto, si sfalda un po’ e non trova l’interprete giusta nella ragazza che fa da pernio, ed invece funziona bene la Bellucci, ed anche se non è la vera e propria protagonista riesce ad emergere in via naturale, naturalmente con il dispetto dei critici che l’hanno assalita lo stesso, malgrado il riconoscimento che in Francia le è stato dato, e se lo hanno dato i francesi nei confronti di una straniera, cosa sciovinisticamente non abituale, vuol dire che la cosa funzionava.
una storia che prende, ma che non è del tutto risolta
esordio interessante, ma poteva astare atento più alla seconda parte
un volto che sta benissimo nel suo ruolo
perfetto, nervoso, innamorato, confuso
anche lei figlia d'arte, ma certamente, ma certamente anche se brava , non aveva il volto giusto per un ruolo come questo, non è molto credibile, fisico si, faccia no
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta