Espandi menu
cerca
Cena con delitto

Regia di Rian Johnson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1476
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cena con delitto

di axe
7 stelle

Un ricchissimo ed anziano scrittore, Harlan Thrombey, è trovato morto, con la gola tagliata, in una stanza da letto della sua lussuosa magione in campagna, dopo una serata trascorsa con i suoi familiari. Il fatto è prossimo ad essere "archiviato" come suicidio, ma l'entrata in scena dell'investigatore Benoit Blanc, pagato da un ignoto per far luce sull'evento, complica la faccenda. Poco prima della morte dell'uomo, alcuni parenti avevano avuto episodi di conflittualità con lo stesso, legati ad interessi economici. Ognuno di essi avrebbe avuto, pertanto, un motivo per eliminare il patriarca della famiglia. Tra sfiducia e reticenza, Blanc apre le indagini, e sceglie di farsi aiutare da Marta, la giovane infermiera privata dell'anziano, la quale non può mentire, perchè la menzogna la porta fisiologicamente al vomito. Ben presto l'investigatore scopre che, nonostante ciò, anche la ragazza è coinvolta nei fatti. Un film giallo, in parte d'impianto "ottocentesco". La sceneggiatura mette immediatamente in primo piano il personaggio di Blanc, il quale, mediante raccolta e valutazione di indizi, ed utilizzo delle proprie capacità deduttive inizia a far chiarezza sui fatti. Ma non è il detective ad essere al centro della narrazione, bensì il personaggio di Marta. Il regista ci racconta qual è stato il suo ruolo nella vicenda; ella non ha possibilità di scelta. E' costretta a subire le conseguenze delle decisioni dapprima di Harlan, e successivamente di un parente. Si destreggia, tentando di limitare i danni, non tanto per interesse personale, quanto per tutelare la famiglia, composta da immigrati irregolari costantemente a rischio espulsione. Non è - pur tentando - in grado di ingannare, un po' per la sua patologia, un po' grazie al suo animo, puro e sincero, e portatore di valori sani. Ciò le consente, prima, di entrare nelle grazie di Harlan, che la preferisce, quale erede, ai membri della sua famiglia, bugiardi e profittatori, e poi di uscire vincente dell'intricata vicenda. La scioglimento del racconto conferma la bontà della scelta dell'intelligente patriarca. L'ultima, simbolica, sequenza, mostra l'infermiera guardare dall'alto il gruppo dei parenti dello scrittore, una eterogeneo assembramento di personaggi incapaci di vivere autonomamente, perchè sempre protetti, sostentati e dominati da Harlan, inclini a scontrarsi tra loro ed intrisi di ipocrita moralismo borghese. Gli eventi mettono in mostra il loro lato peggiore, anche nei confronti di Marta, minacciata, ricattata e contemporaneamente blandita. In merito a ciò, per bocca di Blanc, il regista esprime una nitida valutazione, esaltando le qualità della giovane infermiera, in confronto all'inconsistenza morale della cerchia familiare di Harlan. Nonostante la complessità della vicenda, per i molti personaggi implicati e le tante informazioni rese disponbili, lo spettatore è messo in condizione di seguire agevolmente lo sviluppo, grazie a frequenti "riassunti". Da un certo momento in avanti, è anche possibile prevedere la conclusione. L'ambientazione e la presenza di Daniel Craig - nelle vesti del flemmatico ed imprevedibile Beonit Blanc - conferiscono alla narrazione un'atmofera "british"; le citate problematiche circa l'immigrazione irregolare, però, ci riportano alla realtà statunitense. Il film mi è piaciuto; è ben interpretato, agevole da seguire, piacevole da vedere, grazie al tono leggero, nonostante la drammaticità dell'evento motore del racconto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati