Regia di Rian Johnson vedi scheda film
“Ma non vi sembra di essere al centro della villa del Cluedo?”. C’è chi l’ha pensato e chi mente. Rian Johnson, autore di alcune perle come Brick. Dose Mortale. Esordio scritto e diretto con un budget risicato. E Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi. Rilegge il genere giallo ponendo Knives Out proprio sul solco dei due estremi precedenti, ovvero a metà fra un film per pochi intenditori e uno sbanca botteghini. Rileggendo i romanzi di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, e aggiungendo al retrogusto deduttivo declinato però in salsa a stelle e strisce, alcuni nuovi accorgimenti. Ambientando la narrazione in un New England che pare la vecchia Inghilterra e in cui Christopher Plummer, qui alla sua penultima fatica, impersona uno scrittore ultraottantenne celebre quanto basta per essere multimilionario e che può rappresentare il facile bersaglio di un manipolo di serpenti mascherati da figli e nipoti. A tutto queste scelte canoniche, per quel che riguarda il genere, Johnson aggiunge la novità di una soluzione quasi a inizio film per poi mostrarci la psicologia di chi insegue il colpevole e di chi cerca di sfuggire all’arresto e aggiungendovi altre sotto trame adrenaliniche. Alla fine un cast stellare e un Daniel Craig a suo agio nel ruolo di un detective privato, esattamente come lo era in quello di Bond, consentono alla pellicola di rappresentare un piccolo gioiello nel firmamento dei gialli vecchia maniera.Rimaniamo in attesa del sequel, a breve sul grande schermo, per capire dove il regista originario di Silver Spring, vorrà fare sconfinare questa volta il genere thriller.
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