Regia di Robert Wise vedi scheda film
L'anima del film sportivo è il noir. Con una decina d’anni d’anticipo su The Hustler di Robert Rossen e trent’anni prima di Raging Bull ci era arrivato il grande Robert Wise che, dopo essere entrato di diritto nella storia del cinema col montaggio rivoluzionario di Citizen Kane, osa anche qui facendo coincidere tempo della storia e del racconto.
Bastano 72 minuti di film, cioè 72 minuti della vita di un pugile sul viale del tramonto (un monumentale Robert Ryan) e della sua donna (la grande e sottostimata Audrey Totter) raccontate analiticamente dalle 21.05 alle 22.17 di una serata di sport, per restituire il senso di un'intera esistenza?
Sì, bastano se a dirigere è Robert Wise
Capolavoro immortale
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