Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Venuto dopo l'ingiusto fiasco di "Nixon",questa pellicola tratta dal romanzo "Cani randagi",èla tredicesima regia di Oliver Stone,e, se non vado errato, il primo film suo di cui non ha scritto la sceneggiatura: come ogni antieroe che sia tale,Sean Penn non è esattamente una persona di buon cuore,ma neanche criminale, che si trova a giocare con cose piu'grandi di lui.Il pittoresco piccolo paese in cui si svolge la storia e'un indovinato Inferno periferico in miniatura,assolato e mortale.E la colrata e bislacca fauna umana che la popola sembra presa di peso dai deliranti film di Russ Meyer,senza ieri ne'domani,a gestirsi una vita sprecata ad aspettare che succeda qualcosa.Con uno stile a meta'tra Peckinpah e Godard,tra un montaggio "acido",corroborato dalla bella fotografia del fidato Robert Richardson,Stone porta a un finale riecheggiante "Duello al sole",con violenza adeguata ad oggi.Peccato che a meta'film, l'autore di "Platoon" sembri perplesso sulla direzion da prendere e fa fare alla sua nuova opera un po'di giri a vuoto,prima di avviarla versola sanguinosa risoluzione finale.Interessante,ma non perfettamente a fuoco.
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