Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Non la classica parodia, bensì un'ironia mite e levigata, applicata con sapido garbo su una storia semplice di mostri, eroi ed amanti. La trasposizione cinematografica del romanzo di R. A. Heinlein conserva una robusta patina di quella coerenza letteraria che smussa gli spigoli del sarcasmo e gli acuti della caricatura, mentre esalta quel descrittivismo fantastico e quell'icasticità coreografica che sono tipici delle opere di Jules Verne, come delle moderne graphic novels. L'intento satirico, pur onnipresente, non conosce mai derive demenziali, e nemmeno interferisce con il corso del racconto; tanto che, in fondo, ci si può dimenticare degli accenti critici antiamericani per godersi un film di fantascienza pura e dura: "Starship Troopers" è un incubo splatter che si traduce in un sogno nostalgico, in grado di riportarci ai beati tempi in cui, fumetti alla mano, bastava l'immagine di un alieno e un'astronave a farci volare con la fantasia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta