Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
E' un film ironico ed una colossale presa in giro mascherata da film di fantascienza con punte di horror. Se si vede con questi occhiali polarizzati è un film geniale del cineasta olandese Paul Verhoeven, giò noto per Atto di Forza e Basic Instinct. L'estetica formale di Atto di Forza si rivede, a mio avviso, in Starship Troopers in cui il fanatismo militare di giovani aspiranti alla lotta all'ultimo sangue con orridi quanto famelici e numorosissimi insettacci spaziali supera ogni dolore e ogni lutto: i finti stupidi sorrisi, i finti telegiornali, la mascella squadrata del protagonista Casper Van Dien, che non mi sembra di aver visto mai più, ricorda in fondo quella di Ridge Forrester della soap opera Beautiful in cui decenni dopo e finita Denise Richards, che sembra una bambolina. Avevo visto questo film quando era uscito in videocassetta (una tecnologia ignota ai giovani contemporanei) e mi era piaciuto talmente tanto che avevo comprato addirittura un videotape originale con l'intenzione di rivedere un film così dichiaratamente ironico ed allusivo alla prima fantascienza che aveva il merito di prendersi sul serio.
Come spesso mi capita, focalizzo la mia attenzione su attori rivisti altro: 1) Michael Ironside, che non so perchè mi ricorda sempre il ben più famoso e celebre Jack Nicholson, che ha avuto una carriera e ruoli di un certo peso (proprio in Atto di Forza e Screamers); 2) Clancy Brown famoso per Highlander ("ne resterà solo uno!") ma anche John Wick; 3)Seth Gilliam noto per essere il dubbioso sacerdoto di The Walking Dead; Dina Meyer che ha preso parte a Johnny Mnemonic.
Insomma un cast di tutto rispetto, per un film da riscoprire e rivalutare e per me da capire ancora del tutto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta