Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Il geniaccio di Verhoeven ha colpito ancora.
Sulla superficie si ha un film che prende spunto da “Aliens scontro finale” e che riesce anche a raccontare una società del futuro che ha colonizzato o sta cercando di colonizzare lo spazio con le sue astronavi in stile “Battlestar – Galactica” ma se lo si priva del suo guscio protettivo abbastanza fragile come quello degli insettoni galattici che lo popolano, si può osservare un film pieno di ironia, che punzecchia a più riprese l’american way of life e soprattutto la paranoia bellicosa a stelle e strisce; in questi insettoni che minacciano la terra io non vedo altro che una metafora ben delineata su ciò che gli americani ritengono pericoloso per la loro società capitalista piena di falsità e contraddizioni: gli scarafaggi giganti che letteralmente cagano bombe detonanti capaci di attraversare la ionosfera e spezzare in due un'astronave interplanetaria, l’insettone palla con il suo pungiglione succhia cervello, gli insettini calpestati dai bambini nel promo tv e gli insettoni che a flotte invadono la base terrestre situata sul loro pianeta, sono tutti simboli di ciò che è antiamericano e può nuocere al grande paese così convinto delle proprie false certezze.
Un altro elemento di tagliente e grottesco sfottò è l’utilizzo ossessivo della televisione che con il suo mitragliante reporter, in senso aulico si intende, è presente sul campo di battaglia per documentare l’azione offensiva sul pianeta nemico: l’inviato speciale si muove disinvolto fra le truppe terrestri non curante del rischio di farsi strappare in quattro come una bambola di pezza dagli abitanti del luogo con le loro falci chelate, cosa che regolarmente avviene, ma non solo dato che il film è scandito dall’inizio alla fine da aggiornamenti sulla situazione universale fra alieni e terrestri, inviti ad arruolarsi indirizzati indistintamente a uomini e donne, faccia a faccia fra esperti psicologi che argomentano la possibilità dell’intelligenza dei minacciosi insetti alieni.
C’è anche spazio per una sana rivalità amorosa fra i personaggi principali tra i quali prendo tutta la vita quello di Dina Meyer così caruccia con quel bel visino, ed anche se la balconata di Denise Richards la supera di tre taglie abbondanti io preferisco lei: così appassionata fin dalle prime sequenze sui banchi di scuola, così dolce quando bacia Rico attraverso il vetro dell’incubatrice a liquido amniotico dove viene curato, così sexy con il suo completo bianco, così focosa quando rimane impigliata nella canottiera nera mentre sta finalmente riuscendo ad avere ciò che ha sempre cercato dal suo innamorato a tal punto che si è arruolata nell’esercito per stargli vicino, inoltre dell’intero cast escludendo il solito efficacissimo Ironside, è quella che recita meglio in assoluto, ma credo che la direzione degli attori sia volutamente ironica anche in tal senso.
Paul Verhoeven è un grande regista, e lo dimostra ancora una volta con questo bel film satirico mascherato da film di fantascienza che non mi ha annoiato mezzo secondo e in cui ho notato delle scene veramente bellissime a livello tecnico e contenutistico, come quella dove uomini e donne sotto le armi fanno la doccia tutti insieme, o quella feticcio nel cinema verhoeveniano, dove osserviamo la Richards che disgustata dal puzzo delle interiora dell’insetto sezionato, vomita in faccia alla telecamera, per non parlare delle scene d’azione e di battaglia, veri e propri gioielli di conduzione della mdp e di montaggio arricchiti da effetti speciali eccellenti.
In definitiva non credo che Starship Troopers sia un film per tutti i gusti ma chi si azzarderà a vederlo rimarrà sicuramente soddisfatto, quanto meno dal punto di vista tecnico è un prodotto impeccabile ed aggiungo che la versione originale che ho avuto modo di vedere è molto godibile ed accessibile.
Hij is eén geniaal regisseur!
A me non è dispaciuto per niente, lo trovo perfetto per il suo ruolo.
E' un bel vedere ma non un bel recitare.
Sempre ottimo quando fa il duro, perchè fa sempre il duro.
Dina sei troppo carina anche se un pò masculina, ma ho un debole per questa ricciolina: coincidenza del caso l'ho vista di recente su un film TV dove interpreta una fèmme fatale di nome Rebecca Walker e l'ho riconosciuta al primo sguardo.
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