Regia di Jacques Deray vedi scheda film
Giocatore di poker semiprofessionista,Michel arriva con l'auto sul luogo di un gravissimo incidente stradale,e accompagna la vittima,in serie condizioni,ma cosciente,al più vicino ospedale,ma questi muore dopo esser stato ricoverato:il protagonista non si è potuto rendere conto che il disastro era doloso,e che l'uomo soccorso è stato ucciso,in una serie di delitti che hanno come sfondo i giochi corrotti dietro un grosso affare tra Stato e industria delle armi.Jacques Deray,che ha lavorato spesso con Alain Delon,girò un thriller in cui la variante imprevista,appunto il personaggio principale,interviene e scombina i meccanismi di una macchinazione ordita dalle alte sfere e eseguita da professionisti del crimine:il ritmo non è mozzafiato,però il giallo regge,anche se la conclusione è un pò semplicistica.Accompagnato da una Dalila Di Lazzaro in splendida forma fisica,Delon si mette al servizio di regia e racconto,ed evita protagonismi assoluti,come invece gli capiterà in altri titoli successivi.Una scena,probabilmente,è stata vista e apprezzata da Dario Argento,che riproporrà un omicidio dall'analoga modalità,quello dello sparo attraverso lo spioncino di una porta.Da un romanzo poco conosciuto,un pòlar di dignitoso livello,che forse non appassiona,ma si fa seguire piacevolmente.
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