Regia di Jon Watts vedi scheda film
Spider-Man: Far From Home è l’unico spiraglio di luce in un anno deludente per i cinefumetti ed è un film che riesce ad appassionare nonostante tutti i suoi difetti. Ben vengano più film di supereroi come questo.
Spider-Man: Far From Home (2019): locandina
Il 2019 per quanto mi riguarda è stato un anno pessimo per i film di supereroi.
Facciamo un piccolo riassunto di questo anno disastroso:
Spiderman è sempre stato una delle mie icone più importanti da ragazzo, insieme a Don Chisciotte, Ian Solo e Rat-Man, che rimane a tutt’oggi il miglior personaggio mai creato nella storia dell’umanità.
Quando è uscito il primo Spiderman di Raimi mi sono commosso e ammetto di aver versato delle lacrime.
Il secondo è uno dei 5 migliori film di supereroi mai fatti e uno dei pochi cinefumetti che secondo me possono essere considerati capolavori.
Il terzo secondo me non è brutto quanto si dice in giro e rimane un film modesto che si lascia guardare.
Poi sono arrivati i due The Amazing e credo di aver raramente odiato così tanto due film di supereroi. Forse solo Suicide Squad e l’ultimo Fantastici 4 mi hanno lasciato una tale sensazione di disgusto addosso. Mi sono ritrovato davanti a due film che erano orribili e che oltretutto distruggevano il personaggio, rendendolo un egoista che pensa solo ai propri fini personali e che non ha nulla da imparare perché è L’Omo Ragnolo e quindi è perfetto.
Dopodiché è arrivato Homecoming, che mi ha lasciato stranito.
Il film era carino, però c’era qualcosa di strano. Lo Spider-Man di Holland era fatto per piacere alle nuove generazioni e in quanto tale differiva dall’Uomo Ragno che conoscevo io.
Il film era ben fatto, ma allo stesso tempo non riuscivo ad appassionarmi a QUELLO Spider-Man.
Infine è giunto quel capolavoro di Spiderman: Un Nuovo Universo a restituirmi la passione che avevo sempre provato per Spider-Man.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo Spiderman: Far From Home. Anzi, i trailer mi avevano lasciato con l’amaro in bocca e fino a 5 minuti prima dall’inizio del film ero sicuro che non l’avrei apprezzato. Invece sono fermamente convinto dopo averlo visto che questo sia un prodotto veramente valido.
Ciò che mi ha colpito è stato il cuore con cui questo film è stato scritto. La delicatezza dei rapporti tra i personaggi mi ha sorpreso molto, soprattutto nelle scene con Peter e MJ, interpretata da una splendida Zendaya. Entrambi si piacciono e tentano di fare la prima mossa, ma non ci riescono in quanto hanno entrambi paura e quindi tentano entrambi di convincere l’altro ad agire per primo. Un rapporto bellissimo e molto diverso da quello della trilogia di Raimi.
Nella trilogia di Raimi, Peter era l’unico faro di speranza di Mary Jane. Tutti la trattavano come uno straccio e pensavano valesse meno di niente. Tutti tranne Peter, che era l’unica persona che capiva quanto fosse speciale. E quindi, dopo aver scampato la morte per l’ennesima volta, capisce che l’unica persona con cui vuole passare il resto della vita è proprio Peter Parker, ovvero l'unica persona che darebbe la vita per lei.
Invece in questo film il rapporto tra i due personaggi si basa sulla paura del futuro e di non riuscire nei propri obiettivi. E questo è il punto più importante di tutto il film.
Nel film Tony Stark lascia in eredità a Peter degli occhiali, facendogli capire che lui deve essere il “nuovo Iron Man”. Inizialmente Peter ha paura e si chiede come dovrebbe fare a divenire importante per le persone quanto Iron Man, colui che è stato un simbolo di speranza per tanti anni. E poi capisce... lui non deve diventare Iron Man, deve diventare un simbolo.
Il cattivo del film, Mysterio, (interpretato da uno straordinario Jake Gyllenhaal) vuole infatti vendicarsi del fatto che un personaggio così meschino e avido come Tony Stark fosse diventato un simbolo per tutto il mondo e lo vuole fare divenendo lui stesso un simbolo, dimostrando così la superficialità delle persone comuni, pronte a venerare qualunque uomo in calzamaglia che finga di tenere alla loro incolumità. Però questo è il vero motivo per cui Mysterio non diventerà mai un simbolo, mentre invece Spider-Man lo diventerà.
Mysterio per essere amato dalle persone ha bisogno di compiere gesti che lui definisce “degni degli Avengers”, ovvero imprese gloriose che possano farlo diventare una star sui social o che possa farlo amare dalle masse. Ma è tutto finto, è tutta un’illusione. L’essere famosi sui social come Instagram o Twitter non lo rende un simbolo, lo rende una moda. Spider-Man invece non ha bisogno di tutto ciò per risultare un’ispirazione per le persone. Alle persone normali basta sentire la presenza di Spider-Man per vederlo come un eroe. Questi sono i veri eroi. Quelli che forse non sono sempre presenti ma che comunque riesci a sentire sempre vicini.
Il film inoltre è pure girato molto bene secondo me e il livello tecnico è buono.
Però purtroppo il film non è tutto rosa e fiori e ci sono dei difetti che non lo fanno arrivare alle 4 stelle che gli avrei voluto dare.
Come ho già fatto capire prima il cattivo mi è piaciuto, l’ho trovato ben scritto a differenza di molti altri cattivi della Marvel. Ciò che non mi ha convinto è stato il piano del cattivo, fin troppo machiavellico per risultare credibile.
In pratica lui ha organizzato tutto quel casino, ha creato tutti quei droni, li ha dotati di armi, li ha nascosti in satelliti della STARK, si è creato un’intera storia inventata (che tra l’altro nessuno avrebbe mai raccontato, in quanto tutti quelli a cui l’ha rivelata li voleva uccidere successivamente), ha attuato il suo piano di andare in giro per l’Europa a distruggere parti delle varie città... e tutto questo per prendere gli occhiali a Peter Parker?
Veramente serviva attuare un piano così complicato solo per prendere quegli occhiali? Faceva prima ad attendere che Fury li desse a Parker e poi a rubarli durante la sua gita.
Tutto è stato creato per fare il colpo di scena, affinché il pubblico fosse sorpreso dalle azioni del personaggio. Secondo me il colpo di scena dovrebbe essere anche a favore della trama, non solo una scusa per stupire il pubblico. Il colpo di scena di Un Nuovo Universo dove si scopre che lo zio di Miles è l’alleato di Kingpin lascia stupito lo spettatore, ma anche il personaggio.
Il colpo di scena di questo film invece è scritto più per il pubblico, che per l’intreccio narrativo in se.
Inoltre la comicità del film in molti momenti è ben scritta e raffinata, in altri invece è irritante e degna del peggior Teen-Movie americano.
Un altro difetto che ho riscontrato è stato l’inserimento di numerosi stereotipi culturali all’interno della pellicola, giustificati dall’abientazione europea scelta dagli autori.
Nel film siamo quindi costretti ad assistere a scene pietose quali una ambientata in Olanda dove ovviamente tutti sono gentili e simpatici o ad ascoltare battute come “Agli europei piacciono gli americani e visto che la maggior parte di loro sono donne, per noi è solo un bene”. Inoltre non appena arrivano a Praga ovviamente trovano solo festeggiamenti e tutta gente che va ad ubriacarsi e a divertirsi. E indovinate come si chiama l’unico personaggio russo del film?
Dimitri
Avete mai notato che nei film americani il russo si chiama SEMPRE Dimitri? Per non parlare poi della scena ambientata a Venezia. Un concentrato di luoghi comuni, canzoni italiane messe completamente a caso, poveri che vendono rose per strada, prese in giro nei confronti dei comportamenti degli abitanti e Italiani che parlano come Peter Griffin in quell’episodio dove va dal salumiere italiano. Vergognoso.
Purtroppo però questo è un difetto che sto notando in quasi tutti i film americani usciti negli ultimi anni, probabilmente perché il loro popolo ha una visione molto superficiale del resto del mondo. Pure in bei film come Green Book gli stereotipi sono presenti in grande quantità.
Questa recensione però l’ho scritta per far capire che questo film mi è piaciuto per via del suo grande cuore e che come spesso capita nei film Marvel, i difetti presenti gli impediscono di raggiungere livelli veramente alti.
Però quando il film è finito io ho lasciato la sala con tristezza. Volevo che durasse di più.
E questo, per quanto mi riguarda, è già un gran bel traguardo per un film di supereroi.
Che cavolo Marvel! Vedi che non ci vuole così tanto a fare un film solido e divertente?
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"Infine è giunto quel capolavoro di Spiderman: Un Nuovo Universo a restituirmi la passione che avevo sempre provato per Spider-Man".
Non sono appassionato di super eroi ma Spider-Man: Un nuovo universo è stata davvero una gran bella sorpresa. Non mi meraviglia il tuo ritorno di fiamma per il genere. Forse l'essere slegato da tutta la saga Marvel l'ha aiutato ad affermarsi tra i non appassionati. Un saluto. Roberto
Io non sono mai stato un fan dei supereroi in verità. Però Spider-Man è stato un personaggio importante durante la mia infanzia e la mia adolescenza e quindi è per questo che dopo i due terribili The Amazing e il godibile Homecoming mi sono sentito come se il personaggio non fosse più adatto a me.
Un Nuovo Universo mi ha ridato speranza e mi ha ricordato perché amo il personaggio.
Un saluto. Lorenzo
Totalmente d'accordo con Leman, tutto.
non e' il mio genere,ma credimi apprezzo la tua recensione....
Grazie mille per i complimenti, io purtroppo (o per fortuna) sono legato a questo personaggio fin da quando ero bambino e quindi anche se in molti casi ho avuto la tentazione di allontanarmi da esso, alla fine sono sempre andato a vedere al cinema il film successivo.
Probabilmente anch’io prima o poi mi stancherò di andare a vedere al cinema i film di questo genere, è questione di qualche altro anno.
Se ti piacciono fai bene
Una recensione molto personale, intima e scritta col cuore per un personaggio che anch'io ho sempre adorato da piccolino! Complimenti per la disamina!
Concordo sui cinecomics pessimi usciti nel 2019, anche se io per i film supereroistici riservo sempre della maniche larghe nei voti perché li vedo più come un divertimento che una vera e propria esperienza cinefila. Sta di fatto che certe stroncature gliele do anch'io, ma su Endgame sono piuttosto buono essendomi abbandonato totalmente alle emozioni. E gustiamoci un hamburger ogni tanto!
Tuttavia il nuovo Spider-man di Tom Holland non mi convince per niente, infatti dei suoi film preferisco più i villain che il protagonista stesso, perché quest'ultimo è irritante, troppo ingenuo,"bimbominkioso", stupido, inetto, eccessivamente infantile per la sua età e per i suoi traumi. Sono più affezionato allo spider-man fumettistico degli anni sessanta o anche a quello della stessa serie animata "The Spectacular Spider-man", decisamente più maturo nonostante il suo target fosse quello dei bambini (tra cui io all'epoca). Non mi piace neanche il ruolo paterno rivestito da Iron man in modo così preponderante oscurando lo zio Ben che è l'elemento drammaturgico fondamentale per sviluppare la psiche del supereroe.
Il film Far From Home l'ho apprezzato di più rispetto a Homecoming (che per me è veramente brutto), nonostante i suoi difetti e forse oggi lo rivaluterei ancora più in negativo. Comunque i pregi e difetti di Mysterio li ho constatati anch'io come l'orrenda comicità spesso anche offensiva nell'interrail europeo.
Ti avverto che domani pubblicherò anch'io la mia recensione datata luglio 2019, spero in un tuo intervento che come sai gradisco molto volentieri.
Ancora complimenti per la rece e a domani!
Certo, domani ti scriverò qualcosa appena la leggerò.
Anch’io l’ho apprezzato molto di più del mediocre Homecoming.
Endgame invece per me è il peggior film Marvel di sempre, non salvo nemmeno un’inquadratura.
Nonostante in questa recensione lo abbia giudicato positivamente, col tempo ho imparato ad odiare anche Infinity War, che per quanto abbia un buon ritmo e delle buone scene d’azione ha una grossa pecca, ovvero creare empatia per un folle genocida come Thanos.
Della serie:
“Eh si, vuole distruggere mezzo universo, ma POVERINOOOOOOO...”
No.
È un cretino con la faccia da Duce rincoglionito.
Punto.
Ahahha hahah oddio non l’ho vista così male Infinity War, il grado di empatia c’è fino ad un certo punto secondo me.
Recensirò anche Captain Marvel e Shazam, sarò curioso delle reazioni...
Il grado di empatia è talmente alto che in certi momenti i registi sembrano pure dare ragione a Thanos.
Secondo me hanno solamente umanizzato il personaggio per renderlo al passo coi tempi, ormai è assodato che va di moda il villain grigio e non bianco e nero
Un villain non deve per forza essere grigio per avere delle motivazioni ben scritte e un piano intelligente.
Può anche essere una bestia senza alcuna redenzione e allo stesso tempo essere ben scritto.
Apprezzo i villain “grigi” come Darth Vader, ma quest’ultimo compie un percorso di redenzione infatti, mentre Thanos è solo un cattivo scritto male che dovremmo avere in simpatia nonostante sia privo di qualunque sorta di arco.
Infatti io avrei preferito il Thanos fumettistico nichilista e distruttivo adulatore della Morte (come si presagiva dalla scena post credits del primo Avengers), però la rivisitazione moderna non mi è dispiaciuta e posso concordare che sia andata in favore del pubblico che ha empatizzato ma fino ad un certo punto secondo me...
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