Regia di F. Gary Gray vedi scheda film
Dopo 23 anni, vari tentativi e molta determinazione riesce a rintracciare il quartiere generale di New York e dopo aver convinto l’agente O viene mandata per un periodo di prova nella sede londinese.
Qui incontrerà Hight T(Liam Neeson), capo della sede della capitale inglese e verrà assegnata come partner al fascinoso e ribelle agente H(Chris Hemsworth) per seguirlo in una delicata missione.
Il progetto di partenza del film Men in Black: International aveva un ottimo potenziale.
La saga ha tutte le carte in regola per poter essere ampliata, con nuove storie da raccontare e nuovi agenti da presentare al pubblico. Purtroppo però la trama che si sviluppa nel film è abbastanza dimenticabile, alquanto prevedibile e non così incisiva per rilanciare il franchise. Efficace l’inserimento di riferimenti dei film precedenti per dare continuità alla storia, ma che comunque traballa ed incespica in vari momenti.
Funziona l’alchimia tra gli attori e risulta vincente il duo di Chris Hemsworth e Tessa Thompson che avevano già lavorato insieme in Thor:Ragnarok e i due sostituiscono egregiamente la coppia precedente. Invece la caratterizzazione dei personaggi non sempre risulta ottimale, talvolta persino poco approfondita e scade in qualche scena con risvolti di comicità abbastanza puerile.
Vecchi e nuovi volti si presentano in questo capitolo: a fare da collegamento l’agente O interpretata da Emma Thomson, invece Rebecca Ferguson veste i panni di Riza, un personaggio che arriva dal passato dell’agente H. Molto interessante la realizzazione visiva dei Gemelli, antagonisti principali degli agenti H e M.
Il film Men in Black: International anche se intrattiene e diverte risulta essere una scommessa mancata. Uno spin-off con un’ottima eredità alle spalle che non è riuscito a sfruttare in totalità.
(Recensione scritta per il sito widemovie.it)
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